La didattica digitale piace anche al Gandhi 

Gastaldo: «È uno dei portali più avanzati d’Italia. E potrebbe far risparmiare molto gli enti pubblici»



MERANO. L’avvio del progetto risale ormai all’anno scolastico 2011/2012 e adesso può dirsi ormai strutturato. Stiamo parlando della «didattica multitematica», diventata poi semplicemente «didattica digitale».

«Con poche risorse messe a disposizione tra il 2011 e il 2018 - spiega Paolo Gastaldo - alcuni istituti superiori di Bolzano e Merano, (Liceo Carducci e Pascoli e Istituto Gandhi) grazie anche al lavoro di appoggio di diversi insegnanti, il consulente informatico ideatore di tale metodologia ha potuto costruire un portale di didattica digitale, fra i più avanzati in Italia, una cosa questa di cui l’assessorato alla cultura può ora fregiarsi. Il portale, oltre a permettere agli studenti un approccio allo studio molto innovativo, potrebbe già da ora far risparmiare alla pubblica amministrazione qualche centinaio di migliaia di euro già con le materie presenti, e in moltissimi casi, qualche centinaio di euro annuali che le famiglie sono costrette a spendere per far studiare i loro ragazzi. Una cosa poi molto importante sarà la collaborazione con l’Università, per poter formare i nuovi docenti e renderli padroni di queste moderne metodologie didattiche, che porteranno i futuri studenti a crescere presto dal punto di vista informatico-professionale e da quello critico-valutativo nella creazione dei contenuti. Le nuove generazioni saranno pronte molto prima, per le sfide che dovranno affrontare nel mondo del lavoro».

Ma cosa prevedeva inizialmente il progetto? «L’inserimento in un portale web di contenuti didattici, usufruibili dai più vari supporti informatici, computer desktop, laptop, e soprattutto tablet. I contenuti venivano creati dagli studenti stessi (novità per il 2011), con la consulenza dell’esperto informatico e supervisionati dall’insegnante».

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