La magia c’è, ma l’aria è surreale 

L’atmosfera meranese. Mancano le persone, la musica e il mercatino: restano le luci che avvolgono gli alberi e adornano le strade Anche le vie cittadine rispecchiano un dicembre insolito, a conclusione di un anno pieno di dolore. Al Mamming il calendario dell’avvento solidale



Merano. Ci sono le luci, mancano i colori, le persone, il profumo del vin brûlé degli strudel e non c’è nemmeno la musica natalizia che per ventisette anni ha fatto da cornice ai mercatini di Natale, annullati quest’anno a causa della pandemia in corso. Non ci sono nemmeno i turisti, nella Merano di questi giorni, costretta a chiudere i battenti alle 18 e ancora sotto coprifuoco notturno.

È un Natale insolito, quello del 2020, in attesa che Governo e Provincia decidano se nelle giornate tra Natale e Capodanno ci sarà una ulteriore stretta ai movimenti e alle aperture. Ad ogni modo, ci sono le luci in edizione speciale, spiegano dall’Azienda di soggiorno, le quali si sviluppano per tutta la città fino a portare al Palais Mamming Museum dove, in collaborazione con la Fondazione Lene Thun Onlus, è stato allestito un calendario alle finestre del palazzo, anche questo chiuso per Covid. Messaggi di speranza inviati dai bambini meno fortunati e che magari sono alle prese con malattie rare alle quali si aggiunge l’impossibilità di festeggiare il Natale come vorrebbero.

Edizione speciale, quella delle luminarie natalizie 2020, anche grazie ai grandi alberi che brillano o per le migliaia di luci sparse lungo il Passirio a partire da ponte della Posta, così come nella sfera dorata in via Cassa di Risparmio, alla Polveriera, al teatro Puccini e lungo diversi ponti. Mancano i tipici mercatini di Natale, anche quelli, un po’ come tutto il commercio quest’anno, finiti online sull’apposita piattaforma, dove è possibile acquistare quegli oggetti tipici di questo periodo dell’anno, di solito capaci di richiamare turisti da tutta Italia.

Limitati gli spostamenti, la novità di quest’anno è tutta nella esplosione del delivery e del take away, e anche qui l’Azienda di soggiorno ha cercato di andare in aiuto dei commercianti. Frutto del confronto con le rappresentanze di categoria – Unione commercio, Confesercenti e Associazione provinciale artigiani – sono state create due piattaforme dedicate al commercio per gli esercizi che offrono cibo da asporto o che mettono a disposizione un servizio di consegna a domicilio. Il progetto, denominato “Io compro locale”, incentiva inoltre l’opportunità di acquistare buoni regalo nei negozi meranesi. Un Natale diverso dagli altri, dopo un anno complesso che ha lasciato alle spalle tanta sofferenza e una scia di morte e dolore che non ha precedenti nella storia degli ultimi decenni. J.M.













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