La messa è in streaming È la fede nei «tempi bui» 

La parrocchia diventa hi-tech. Don Gioele Salvaterra celebra le funzioni in diretta web La comunità di Santo Spirito si raduna ogni giorno sul suo canale Youtube per ascoltarlo


Giorgio Venturi


Merano. Una fotocopiatrice sullo sfondo e una porta chiusa. Alla sua destra un tavolo con il mouse e molte scartoffie. Sul lato opposto un paio di scaffali a muro pieni di libri, schedari, faldoni, scatole e fogli di carta qua e là. Al centro dell’inquadratura però c’è lui, don Gioele Salvaterra, col suo tono di voce pacato e rassicurante. Celebra la Messa via streaming, durante questi “tempi difficili” – come li definisce lui – per restare ugualmente uniti anche senza essere fisicamente presenti tutti nello stesso luogo.

Avvicinare chi è lontano.

Poiché le funzioni religiose all’interno della parrocchia di Santo Spirito non si possono celebrare per i noti motivi, nonostante le porte restino aperte ai fedeli dalle 9 alle 18, ma solo per un momento di preghiera personale, il parroco ha avuto l’idea di affidarsi alla tecnologia, e al cyberspazio, per tenere comunque unita la comunità, che mai come in questi momenti avverte la necessità di non sentirsi isolata.

La rete, la cui autentica finalità è anche quella di avvicinare le persone lontane, in questo modo viene usata per unire, tenere viva la speranza, annullare lo spettro della solitudine. Sul canale YouTube aperto a suo nome, don Gioele ogni giorno celebra in diretta streaming la messa: la domenica alle 11, tutti gli altri giorni alle 18.30.

La bellezza dell’incontro.

L’iniziativa ha avuto inizio lo scorso mercoledì con una “prova tecnica” per poi proseguire quotidianamente, così come riportato anche sul sito internet della parrocchia di via Roma. La messa di domenica 15 marzo, fra gli utenti che l’hanno seguita in diretta e quelli che l’hanno visualizzata successivamente, contava ieri quasi 200 visualizzazioni. «Sì, è stata una mia idea – spiega don Gioele –, un modo per sentirci ugualmente uniti durante questi tempi difficili. In situazioni di emergenza, come quella che stiamo tutti vivendo, si riscoprono le cose essenziali che nella normalità si dimenticano e che proprio perché abituali vengono considerate ovvie, scontate. Mi riferisco in particolare alla bellezza di ritrovarsi insieme, uniti. Una cosa di cui ora soffriamo tutti la mancanza. Solo adesso che non ci è possibile avvertiamo la nostalgia del contatto umano, della possibilità di incontrarci, e ci rendiamo conto del valore e della bellezza di questa cosa».

La quotidianità di don Gioele.

L’immagine che YouTube ci propone è quella di don Gioele che dice messa in una stanza dove non è proprio l’ordine a risaltare. Ma forse è anche questo un importante messaggio che il video ci trasmette: la speranza c’è sempre, anche laddove le cose non sono propriamente al loro posto. «Quello è il mio ufficio, anche nell’emergenza vivo in questa semplicità – dice il parroco – e io non rinnego me stesso. Anzi, qualcuno mi ha detto che ora è più ordinato del solito».

Durante la messa in streaming di sabato a un certo punto si è sentito chiaramente il citofono suonare a lungo, ma il celebrante non ha fatto una piega e ha proseguito la lettura del Vangelo. «Sì, possono capitare “intoppi tecnici”, ma l’iniziativa proseguirà fino a quando non ci verrà restituita la possibilità di incontrarci di persona». Riscontri finora ottenuti? «Direi positivi, è un sistema per accompagnare e sostenere la comunità e per ritrovarci comunque assieme, anche se ognuno dalla propria casa».

La “Scuola della parola”.

Oltre alle celebrazioni delle messe negli orari citati, il martedì, sempre in streaming sul canale YouTube di Gioele Salvaterra (chiamato col nome del parroco e raggiungibile all’indirizzo www.youtube.com/channel/ UCxp62TGfDs2U2yP6quDglYA /featured), alle 20.30 prosegue la “Scuola della parola” ora in formato telematico. E tutto questo perché la fede è infinitamente più forte del Covid-19.

©RIPRODUZIONE RISERVATA.













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