Lotta alla microcriminalità Lana acquista 6 telecamere 

Investimento da 150 mila euro integrato dal contributo del ministero dell’Interno Installate in zone sensibili del paese, potranno anche fotografare le targhe 



LANA. A Lana verranno installate sei telecamere di sorveglianza per una spesa complessiva di 150 mila euro e con il contributo che arriverà direttamente dal ministero all'Interno che ha accolto il progetto elaborato dal Comune e sostenuto dall'assessore Gabriele Agosti. Le telecamere saranno piazzate nei luoghi più sensibili del paese, in particolare nella zona attorno al municipio. Serviranno a controllare la cittadina dai sempre frequenti episodi di microcriminalità che si verificano ed anche per verificare la regolarità degli automezzi in transito. Alcune delle telecamere possono infatti "fotografare" le auto ed in tempo reale dire se sono in regola con bollo e assicurazione con immediata segnalazione alla polizia locale che può dunque intervenire immediatamente. Il regolamento delle telecamere prevede la consegna dei filmati al comando della polizia urbana e alla compagnia carabinieri di Merano o, nel caso, anche alla guardia di finanza. Il fatto che il consiglio comunale,- dove il regolamento era stato discusso ed approvato, avesse modificato le regole, lasciava prevedere che si potessero installare anche a Lana le telecamere. «Abbiamo già previsto il relativo appalto per l'acquisto e l'intera pratica è seguita da un tecnico», dice il sindaco Harald Stauder. «Le telecamere dovrebbero consentire, fra l'altro, anche di stroncare la presenza dei molti accattoni che arrivano ogni giorno in pullman o in treno e poi si fermano davanti ai supermercati di Lana dove chiedono l'elemosina. Il fenomeno si è intensificato nell'ultimo periodo, si tratta di una decina di persone, gestite da un'organizzazione che opera su tutto il territorio nazionale. Arrivano o in pullman oppure in treno, direttamente da Verona e si piazzano davanti ai vari supermercati. Fra i clienti e gli abitanti di Lana c'è un senso di disagio per questa presenza, anche per il modo insistente che viene usato per chiedere l’elemosina». La giunta comunale, che anni fa ha proposto un regolamento - approvato poi dal consiglio pur fra qualche perplessità - può fare allontanare chi chiede la questua insistentemente. «Abbiamo deciso di intensificare i controlli - aveva detto il sindaco Stauder - perché questa presenza inizia a creare più di un problema e qualche protesta. Vedremo di applicare le regole che ci siamo dati, soprattutto dopo aver avuto la conferma che si tratta di un’organizzazione che manda qui a Lana, e nei vari centri del Burgraviato, le persone che poi chiedono l'elemosina». Un altro problema riguardava la presenza dei questuanti che si piazzavano davanti alle chiese. Queste presenze si sono fortunatamente ridotte nelle ultime settimane. Merito dei vigili urbani e dei loro controlli.(e.d.)













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