Monumenti naturali, il piano paesaggistico protegge 44 alberi 

Sono cedri, platani, magnolie, ippocastani, sequoie, cipressi Sotto tutela anche la cascata del rio Sinigo e sei “Waale”



MERANO. La rielaborazione del piano paesaggistico di Merano è stata completata e di rcente la Provincia ha restituito l'elaborato al Comune per la sua pubblicazione e la raccolta di eventuali osservazioni che dovranno essere tutte esaminate e alle quali sarà data una risposta. Si tratta, il nome stesso lo dice, che del documento che progetta il paesaggio, il verde sia esso pubblico che privato. Contiene una serie di aree protette per le quali vengono confermati i vincoli, che solo la giunta provinciale potrà modificare sentiti i paresi della commissione natura e paesaggio.

Il cuneo verde di Merano, o meglio quello che è rimasto tra lo School Village di via Woolf e Quarazze, viene confermato come verde intoccabile. Sei i parchi protetti: i giardini di Castel Trauttmannsdorf, di castel Pienzenau, Rubein, Rottenstein, il Martinsbrunn e il Ladurnergarten sotto la passeggiata Tappeiner. Vietato qualsiasi movimento di terra senza autorizzazione della Provincia.

Per i suoi aspetti storici e culturali il piano mette sotto protezione anche la serra alle spalle di villa Marchetti in via Galilei e la base del ponte Romano. Restano degni di protezione i sei Waale- i ruscelli utilizzati per le irrigazioni, affiancati da sentieri - che scorrono nel territorio comunale: Neuwaal, Haarwaal, il Waal di Maia Bassa e quello di Maia Alta, il Greutenleegwaal e il Muehlwaal.

Il piano paesaggistico tutela la cascata del rio Sinigo e le striature glaciali di Monte Benedetto, ma anche i 44 giganti arborei, per lo più cedri, platani, magnolie, ippocastani, sequoie e cipressi, una siepe di biancospino, come pure i viali alberati di Merano lungo le vie Wolf, Hofer, Garibaldi, San Francesco, Huber e di corso Libertà inferiore.

Degni di tutela anche i pendii tra castel Rametz e Labers, la zona della chiesetta di San Valentino e le aree di Castel Gatto e Verrucca ma anche 150 dei 210 giardini privati esistenti nel territorio comunale di Merano, sottoposti negli ultimi decenni all’offensiva dell’urbanizzazione..

Dopo le eventuali osservazioni da parte della cittadinanza (si può scrivere, entro il 14 dicembre, a pianopaesaggistico@comune.merano.bz.it oppure depositare le considerazioni all'Ufficio protocollo in municipio, il consiglio comunale sarà chiamato a dare il proprio parere definitivo nella primavera del prossimo anno.(rog)













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