Mostre e visite Così sta ripartendo anche la cultura 

Le iniziative. Le opere dell’artista Petra Polli al museo Mamming, i tour guidati a Merano Arte, le foto dei siti russi Unesco a villa Borodina



Merano. E anche la cultura riparte. Con l’allentamento delle misure per il contenimento del contagio, istituzioni e associazioni sono tornate a riproporre varie mostre, visitabili nel rispetto di alcune regole. Palais Mamming, Merano Arte e Centro russo fra le possibilità di chi, dopo mesi di digiuno, ha voglia di riempirsi gli occhi.

Palais Mamming.

Fino al 18 giugno il Palais Mamming Museum di piazza Duomo – sede del museo civico che racconta la storia della città - espone le più recenti opere dell'artista Petra Polli. Le sue opere sono nate durante escursioni nei boschi, in luoghi naturali in cui il senso dell'orientamento sembra perduto e non sono più visibili tracce umane. Della mostra "Tracks", curata da Ulrich Egger (Kunsthalle West), è stato pubblicato anche un catalogo.

Il Palais Mamming è aperto da lunedì a sabato dalle 10.30 alle 17. L'ingresso, in questo frangente post-lockdown, è libero. La domenica e nei giorni festivi il museo rimane chiuso.

Merano Arte.

La mostra “Ressentiment / Risentimento” a Merano Arte (via Portici, già aperto da alcune settimane), che secondo programma si doveva inaugurare il 6 marzo e concludersi il 21 giugno, è stata prorogata fino al 30 agosto. Riprendono nel frattempo le visite guidate, con misure di sicurezza predisposte in accordo alle normative vigenti. Sarà possibile prenotare la propria visita per gruppi di almeno 5 persone e con un massimo di 8.

Oltre alle visite rivolte ai gruppi su prenotazione, torna anche il format “Voglia d’arte?”. Si parte martedì 23 giugno: alle 18 sarà possibile seguire una guida in lingua tedesca assieme alla curatrice della mostra Christiane Rekade, mentre alle 19 sarà proposta una guida in lingua italiana con l’assistente di direzione Anna Zinelli. Il secondo appuntamento è previsto martedì 14 luglio, sempre alle 18 in lingua tedesca con l’artista e mediatore Hannes Egger e alle 19 in lingua italiana con Anna Zinelli.

“Ressentiment / Risentimento” analizza lo stato emotivo che, come pochi altri, caratterizza il tempo presente, attraverso le opere di tredici artisti contemporanei internazionali: Teodora Axente, Francesca Grilli, Massimo Grimaldi, Klara Lidén, Christian Niccoli, Riccardo Previdi, Liesl Raff, Monika Sosnowska, Barbara Tavella, Beatrice Volpi, Raul Walch e Gernot Wieland. La mostra, che è parte di una collaborazione interdisciplinare con l’associazione Conductus e la casa editrice alphabeta, intende approfondire questo sentimento nei suoi aspetti e meandri più reconditi, tanto nel significato peculiare di ciascun individuo quanto nelle sue valenze sociali e politiche.

Centro russo Borodina.

In occasione della Giornata della Russia, da ieri è allestita nella storica villa Borodina a Merano la mostra fotografica “Russia, patrimonio dell’Unesco”. Si tratta di 29 fotografie dedicate alla scoperta dei siti russi iscritti nella lista del patrimonio mondiale tutelato dalle Nazione unite: dal centro storico di San Pietroburgo passando per il Cremlino e la piazza Rossa a Mosca, la chiesa dell’Ascensione a Kolomenskoje, il complesso del convento di Novodevičij, il lago Baikal, i vulcani della Kamčatka, i Monti d’Oro dell’Altai , il parco naturale dei Pilastri della Lena е altre meraviglie.

Le bellezze russe costituiscono un gruppo consistente nella lista del Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco: ad oggi sono 30 i siti della Federazione Russa scelti dall’organizzazione delle Nazioni unite, tra beni naturali e culturali, punti di interesse e luoghi storici celebri. Nel 2019, dopo la produzione della mostra, la lista russa dell’Unesco si è arricchita di un altro sito, le chiese della scuola di architettura di Pskov, che non fa parte di questa esposizione fotografica.

L'iniziativa è promossa dal consolato della Federazione russa a Milano, dal Commissione russa degli Affari dell’Unesco e dal Centro russo Borodina di Merano .













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