Parcines, prelazione su una casa di famiglia 

Il contenzioso. Il Comune acquista metà di un’abitazione “sotto tutela artistica” Ma la proprietaria non è d’accordo: «L’affresco è del complesso, non del mio appartamento»



parcines. Attorno a un’abitazione privata di Parcines ruota una querelle tra i proprietari e il Comune, che recentemente ha deliberato di esercitare sull’immobile un diritto di prelazione, acquistando metà della proprietà per la somma di 35 mila euro. Ma non è d’accordo la famiglia che da sempre possiede la casa al centro del contenzioso, e che si chiede il motivo di questa deliberazione del consiglio comunale.

La delibera del Comune.

Alcune settimane fa, il consiglio comunale di Parcines ha approvato l’esercizio del diritto di prelazione su quote di una proprietà nel complesso “Montelbon”, complesso posto sotto tutela dei Beni culturali. Da verbale, il diritto troverebbe fondamento nel vincolo di tutela artistica su cui questo immobile è sottoposto. La giunta comunale aveva già proposto alla Provincia il diritto di prelazione, ma la giunta provinciale aveva rinunciato a esercitarlo – approvando però il diritto di prelazione da parte del Comune. L’immobile sarebbe “complessivamente degno di tutela”, e l’acquisto, sempre secondo la delibera, garantirebbe in particolare “una migliore valorizzazione e fruizione del pregio artistico nell’interesse comune, nonché l’accessibilità”. Otto voti favorevoli, cinque contrari e tre astensioni sono quindi bastati al Comune per acquistare l’immobile per 35.000 euro, contro un valore stimato in 34.819 euro.

Una casa di famiglia.

«Sono altoatesina, nata e cresciuta a Parcines, nel piccolo appartamentino che per generazioni era di famiglia. Il complesso Montelbon è stato messo sotto vincolo di tutela soprattutto per la presenza di un affresco di una Madonna del Soccorso sulla facciata e di un arco medievale a tutto sesto, in pietra, posto sul retro».

A parlare è Margit Nischler, proprietaria dell’appartamento, che prosegue così: «All’inizio di quest’anno, mio fratello voleva lasciarmi la sua metà dell’abitazione avuta in eredità. Essendo emotivamente legata a quel luogo e non volendo vendere la casa dei nonni a terzi, abbiamo trovato un accordo in famiglia per il quale mio fratello mi lasciava la sua parte. Infatti la stessa legge e il codice civile favoriscono i passaggi tra eredi e danno la priorità nei casi di co-eredi di lasciare il bene in famiglia. Essendoci formalmente il vincolo di tutela, il notaio ha ovviamente avvisato la Provincia riguardo l’atto notarile, inviandone una copia. La legge infatti prevede che per qualsiasi passaggio di proprietà dei beni sotto tutela venga avvisata la Sovrintendenza. Ma diversamente dalla consuetudine nazionale, a orrore di tutti noi il Comune di Parcines ha deciso di esercitare il diritto di prelazione per, come dicono loro, “motivi politici” non meglio specificati. Durante la seduta del consiglio comunale alla quale abbiamo partecipato, il sindaco Albert Gögele ha giustificato tale decisione di spesa dei soldi pubblici con i termini “attrazione turistica”, “apertura al pubblico” e “acquisto di un edifico che presenta aspetti attrattivi come l’arco medievale e l’affresco”. Ma attenzione, né l’arco né l’affresco sono parte del contratto in questione. Siamo rimasti basiti: c’è una spiegazione?». S.M.













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