Persona in arresto cardiaco  Gli scout sanno come fare 

Formazione. Weekend a monte San Vigilio per sapere come comportarsi in caso di emergenza I più grandi hanno ottenuto l’attestato che autorizza all’uso dei defibrillatori semiautomatici 



Merano. Lo scoutismo ha tante facce, e quella di essere pronti a dare aiuto è una delle più importanti. Lo scorso weekend il gruppo Asci del Merano Terzo ha vissuto un’importante esperienza nella la casa di caccia di monte San Vigilio. Grazie alla disponibilità di Andrea Congiu, infermiere della cooperativa Call di Merano, che grazie all’esperienza giovanile negli scout dello stesso gruppo - lo ha affermato lui stesso - ha trovato la sua strada professionale, i membri dell’alta squadriglia (i ragazzi più grandi del riparto) hanno potuto vivere un’attività «che ogni cittadino - ricordano i responsabili del gruppo - dovrebbe sentirsi chiamato a fare». Immersi nella cornice della vita all’aperto i ragazzi hanno imparato e appreso come comportarsi in caso di emergenza fino ad esercitarsi concretamente su come intervenire in una situazione di arresto cardio-polmonare. Il supporto di un manichino ha reso le esercitazioni pratiche possibili, ed in tutto e per tutto i contenuti proposti dall’istruttore Andrea Congiu, non sono stati soltanto paragonabili ad un corso BLS (Basic Live Support), ma addirittura di un corso BLS-D grazie all’impiego del defibrillatore. Ne hanno infatti approfittato gli adulti presenti, Scolte e Capi, che grazie a questa preziosa esperienza hanno ottenuto il regolare attestato di frequenza con tanto di autorizzazione all’uso dei defibrillatori semiautomatici rilasciato dal Servizio aziendale di urgenza ed emergenza medica dell’Azienda sanitaria. Ormai, l’abilitazione all’uso di questo strumento è da qualche anno obbligatoria per le società sportive dilettantistiche e per proporre attività all’aperto con i giovani, come quella scout, in alcune regioni italiane è già obbligatorio anche per i Capi avere almeno il brevetto base di “BLS”. Insomma, i Capi del gruppo scout Asci del Merano 3, sono dei pionieri, in provincia, per sensibilizzare la formazione personale anche di altri Capi a brevettarsi in caso di emergenza.

L’esperienza aveva lo scopo di formare i ragazzi del gruppo, per il bene loro e quello degli altri, perché in determinate situazioni essere stato scout nella vita, può risultare fondamentale per salvare persone. «Con lo scautismo – spiega infatti il Capogruppo Stefano Mantovan – si vuole educare i ragazzi ad essere realmente in grado di aiutare il prossimo senza essere un peso per la società. Le tecniche scout, dallo studio della natura alla topografia, alla cucina su fuoco alla pionieristica fino al primo soccorso hanno lo scopo di sviluppare il carattere e quelle capacità manuali che un giorno, come successo ad Andrea Congiu, potranno aiutare il ragazzo nella sua dimensione professionale futura. E questo, nessun’altra proposta giovanile potrà mai offrirla con la stessa efficacia che troviamo nello Scautismo».

Il gruppo in questi giorni sta partecipando all’assemblea nazionale Asci a Roma. Per informazioni sul Gruppo scout Asci del Merano 3 è possibile contattare Stefano Mantovan al 320 0115051. Le iscrizioni sono sempre aperte sia per i bambini sia per i ragazzi, ma anche per adulti. Per informazioni e contatti con la Cooperativa Call è possibile contattare il 392 5696625 (Andrea Congiu) o il 339 4958270 (Luigi Morganti) o scrivere agli indirizzi info@andrea-congiu.it; luigi@coopcall.it.













Altre notizie

Attualità