Rione San Vigilio, raid vandalico nella notte al parco 

Penasa: «Faremo un esposto, la situazione è intollerabile» Il comitato: «Riteniamo che siano i ragazzini delle case Ipes» 



MERANO. Un atto vandalico nel cuore della scorsa notte ai danni di un bene pubblico, il parco giochi di piazza San Vigilio, è stato la goccia che ha fatto traboccare il vaso: il comitato di quartiere intende ora raccogliere tutti i problemi degli abitanti del rione e presentare un esposto.

Il fatto è accaduto in piazza San Vigilio ad opera di quello che pare essere un gruppo di ragazzini, una delle cosiddette “baby gang” che seminano zizzania e malumore in molte città. Il gruppetto ha sottratto un estintore da un tunnel di garage e l’ha poi scaricato nella fontana, sul campo da basket, su un tavolo e sulle panche accanto. Col risultato che i residenti il giorno dopo hanno dovuto fare i conti con una poltiglia azzurra sparsa un po’ ovunque, complice il vento, cosicché i più volenterosi hanno provveduto a toglierla almeno dal tavolo e dalle panche del parco, in modo che i bambini non la ingerissero accidentalmente. Forse l’hanno fatto per noia, anche se, come attesta il presidente del comitato di quartiere Giancarlo Penasa, «non è la prima volta che piazza San Vigilio è teatro di atti irrispettosi delle regole, ricordo che alcuni utilizzano il parco come area cani. Probabilmente è una ripicca per il tentativo di riportare un clima di legalità. Nei prossimi giorni presenteremo un esposto denunciando ciò che è successo al parco giochi, quindi invitiamo chiunque abbia qualche informazione a parlarne con noi del comitato. Come ogni primo lunedì del mese, lunedì 4 terremo uno sportello nella sala Ipes: tra le 19 e le 21 i residenti potranno esporre lamentele e proposte e noi li ascolteremo volentieri. Tutte le criticità saranno poi incluse nell’esposto, insieme all’ultimo episodio di vandalismo». Piazza San Vigilio è un rione che sta cercando di rialzarsi. Non solo attraverso il recupero delle regole del vivere comune, ma anche con pomeriggi di festa “per bambini di tutte le età”, con percorsi culturali, con la socialità come motore di una convivenza sana. Adesso si spera che qualcuno dei giovani annoiati (che si sospetta siano un gruppo di ragazzi residenti nelle case Ipes) si ravveda, magari cogliendo il potenziale della piazza.













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