Silandro, i medici di base arrivano anche dall’Africa
Nuove assunzioni. Sono stati presentati gli specialisti che sostituiranno Tappeiner e Kaserer La storia di Alexis Kodo comincia in Ciad e si snoda lungo un percorso tra spiritualità e scienza
Silandro. Silandro nel giro di un mese è stata privata di due medici storici, Oswald Tappeiner e Robert Kaserer, che per quarant’anni, con grande professionalità e abnegazione, hanno seguito gran parte dei pazienti del capoluogo venostano. Un problema non indifferente, viste la mancanza di medici e la situazione creata dal coronavirus.
Fortunatamente l’Azienda sanitaria ha individuato due giovani medici che hanno risposto subito alla chiamata. Mario Scafuro, di trent’anni, ha già iniziato il servizio all’inizio di maggio subentrando a Kaserer, mentre il quarantenne Alexis Kodo inizierà il 3 giugno, occupando il posto di Tappeiner. Durante una breve conferenza stampa organizzata all’ospedale di Silandro dal direttore amministrativo del comprensorio sanitario di Merano Stefan Dejaco alla presenza della direttrice Irene Pechlaner, del primario di Medicina Oreste Pieramico e del sindaco di Silandro Dieter Pinggera, sono stati presentati i due nuovi medici.
Già dal primo istante hanno suscitato una grande empatia, trasmesso entusiasmo e una considerevole professionalità. Mario Scafuro, 30 anni, nativo della Valtellina, a tre anni si è trasferito con la famiglia a Salerno. Dopo la maturità si è iscritto alla facoltà di Medicina di Siena, specializzandosi in Medicina interna e generale. Ha presentato una tesi molto interessante in diabetologia, trattando nello specifico l’evoluzione dei nuovi farmaci prodotti negli ultimi dieci anni. Prima dell’abilitazione ha esercitato nell’ospedale di Vipiteno e prima di intraprendere il nuovo incarico ha svolto anche due settimane di tirocinio nell’ambulatorio di Antonio Pizzecco, medico di base di Laces. Nel suo modo di raccontarsi si notano già la passione per il suo lavoro e la consapevolezza di aver trovato, da parte dei pazienti, tanta disponibilità e gentilezza nei suoi confronti.
Diverso è il percorso umano e professionale di Alexis Kodo, nato nella città di Mundu, nello stato del Ciad. Dopo la maturità si è avviato verso un cammino spirituale pensando di diventare padre comboniano: ha frequentato il seminario maggiore in Kobo e studiato teologia a Roma. Mancava solo un anno alla fine dei suoi studi teologici quando ha avuto un ripensamento. Con la coscienza di voler aiutare gli altri ha pensato di iscriversi a Medicina a Verona. Durante il suo percorso di studi gli è stato consigliato di venire in Alto Adige, cosa che ha fatto dopo la laurea impiegandosi all’ospedale di Bolzano nel reparto di Ginecologia (guidato dal primario Sergio Messini), dove ha ha potuto lavorare anche in sala operatoria, facendo molte guardie mediche e parallelamente anche diversi corsi di tedesco. Voleva recarsi in Germania, ma è stato bloccato dall’emergenza sanitaria. Due settimane fa quindi gli è stato proposto il lavoro a Silandro: aveva già ricevuto l’opportunità di lavorare come guardia medica a Bolzano, ma dopo aver preso in considerazione il fatto che nel capoluogo venostano c’erano 1700 anime senza medico ha deciso di salire in val Venosta, dove avrà anche l’opportunità di conoscere e migliorare la seconda lingua. Kodo crede nella provvidenza e nella vocazione olistica, ha detto durante la presentazione all’ospedale. Sia il sindaco sia la direttrice del comprensorio di Merano hanno ringraziato i giovani medici, che hanno visto molto motivati e fiduciosi.