MERANO. Il traforo dello Stelvio, il tunnel che nelle intenzioni di Regione Lombardia e Provincia di Bolzano dovrebbe collegare la Valtellina con la Venosta può essere realizzato con addirittura 13 diverse varianti, 7 stradali e 6 ferroviarie. E poco conta se Bolzano continua a sostenere che l'unico praticabile è il collegamento ferroviario. Prova ne sia che tra Bormio e Tirano oggi non esistono i binari per far proseguire i treni verso Milano. Per la soluzione stradale sono state individuate 7 alternative di tracciato con tempi realizzativi che variano dai 6 ai 10 anni, mentre per quella ferroviaria le alternative prospettate sono 6, con tempi di realizzazione stimati dai 7 ai 10 anni. I percorsi stradali prevedono la costruzione di strade tra Bormio e Santa Maria in Svizzera (14 chilometro) e da Bormio verso lo Stelvio (29 chilometri, otto dei quali in tunnel. Si parla di costi stratosferici, da 850 milioni a 1,3 miliardi e costi di manutenzione annuali superiori ai 4 milioni. Le alternative ferroviarie variano fra i 31 e i 35 chilometri di lunghezza con soluzioni in galleria che variano tra i 18 e i 33 chilometri. Simili alle soluzioni stradali i costi, variabili tra 1,1 e 1,3 miliardi di euro. Più alte le spese di manutenzione annuali, stimate in 5,8 milioni. I tempi di percorrenza potrebbero variare dai 25 ai 30 minuti e le soluzioni minimali prevedrebbero due sole stazioni, una a Bormio e una a Malles. Spendendo di più ci potrebbero stare anche due stazioni a Müstair e Tubre in Val Monastero. La Provincia di Bolzano è schierata sul tunnel ferroviario, la Regione Lombardia non fa differenze. La soluzione capace di accontentare tutti potrebbe essere invece quella di creare una ferrovia capace di trasportare le auto, come già succede ad esempio a Davos in Svizzera, per superare senza salire i tornanti, il passo della Fluela. (rog)