Una vita per lo sport: Pierotti è «Maestro benemerito» 

Il personaggio. Al meranese il riconoscimento della Federazione italiana pesistica Premiato un impegno a tutto tondo: prima come atleta, poi da organizzatore e promotore



Merano. È tempo di riconoscimenti, anche a livello nazionale, per Enrico Pierotti. Un pilastro del racconto sportivo meranese, che ha lasciato profonde orme del suo passaggio sportivo non solo in città e in regione, ma in tutta Italia come documenta l’attestato ricevuto nei giorni scorsi. Non solo e forse non tanto per l’attività di atleta ma per quella di allenatore, organizzatore di eventi, pioniere di discipline quasi sconosciute e spesso criticate. E quasi tutte, poi, capaci di guadagnarsi schiere di praticanti. È stata questa la sintesi del discorso pronunciato sabato scorso, al termine di una giornata di studi di alto livello in cui si sono succedute due “lectio magistralis” del presidente Urso e dello psicologo federale Francesco Riccardo, ospiti di Paola Mora, presidente del Coni Trento. Il Presidente nazionale Fipe (Federazione italiana pesistica), Antonio Urso, ha trattato un tema delicato, quello dei processi dell’organizzazione sportiva e della conseguente gestione dei gruppi con finalità agonistica, cogliendo poi l’occasione per insignire Pierotti del massimo riconoscimento nazionale e consegnare la targa con il titolo di Maestro benemerito per l’attività svolta nella pesistica, che in realtà è stata solo una delle discipline che hanno caratterizzato la vita sportiva del meranese.

Infatti Enrico Pierotti, dopo aver praticato atletica leggera, specialità veloci, alcuni mesi di pugilato, un paio di anni di quello che fu l’amore degli anni giovanili vale a dire il baseball, un po’ di nuoto tanto per prendere la tessera di assistente bagnanti, seguì il consiglio di un amico che gli fece capire la necessità di praticare esercizi di muscolazione essendo troppo magro per eccellere in qualsiasi disciplina. E così dopo aver praticato per alcuni anni e vinto gare di body building, nel ’61 aprì la prima palestra in regione di culturismo, nel ’64 l’Athletic Club prima ed unica palestra di pesistica sino a Verona, lo Sporting Center nel ’74 in cui organizzò i primi corsi di karate, seguirono lo Sport & Fitness club nel ’86 e l’Happy club nel 2000 più altre fuori Merano. Intanto fondò, nel 1978, la Federazione nazionale di Yoseikan Budo, nel ’84 il settore italiano di arti marziali e body building in un ente di promozione, il Cnsl riconosciuto dal Coni. Oggi, oltre a corsi di formazione anche in scuole provinciali e statali, Pierotti è diventato responsabile per l’attività paralimpica che, assieme al neo presidente di Comitato, l’attivissimo Luigi Capaldo, vorrebbe presentare in autunno a Merano, per dimostrare che lo sport è davvero per tutti, con tutte le componenti positive sul piano fisico, sociale e soprattutto psicologico.













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