Val d’Ultimo in lacrime per l’addio a Melanie 

La tragedia di Picco Ivigna. A San Pancrazio tanta gente al rosario e al funerale La giovane aveva perso la vita giovedì scorso cadendo in un dirupo durante un’escursione


Ezio Danieli


San pancrazio. Tutta San Pancrazio e buona parte della val d'Ultimo ha reso l'ultimo saluto, ieri pomeriggio, a Melanie Kaserer la giovane di 25 anni morta giovedì scorso sul Picco Ivigna a quota 2600 metri. La bara con il corpo della giovane ha raggiunto la chiesa parrocchiale di San Pancrazio dalla cappella di San Sebastiano. Dietro ai genitori di "Melli", come veniva chiamata, Erika e Walther, c'erano parenti e amici, i colleghi della casa di riposo di Santa Valburga e tanta gente accorsa per l’addio a una ragazza da tutti stimata per l'impegno e la passione che metteva in ogni cosa cui si dedicava. Tantissima gente era accorsa anche martedì sera nella stessa chiesa dove era stato recitato il rosario.

Melanie Kaserer giovedì era partita dalla val d'Ultimo con l'obiettivo di fare un'escursione in montagna che era una sua grande passione. Accompagnata dal suo cane era probabilmente salita con la funivia fino alla malga Taser. Era ben equipaggiata ma non aveva fatto i conti con la neve che ancora c'è in quota nelle Alpi Sarentinesi. Proprio durante l'attraversamento di un tratto innevato era successo l'imprevisto. La Kaserer, nella fase di discesa dalla cima, dopo aver avvisato i genitori che stava rientrando verso valle, era scivolata. Sarebbe rotolata per diversi metri prima di precipitare nel vuoto ed arrestarsi circa 200 metri più sotto. L'allarme, nel tardo pomeriggio, è stato dato dal padre che non avendola vista rincasare si era preoccupato segnalando la zona dove la figlia avrebbe dovuto trovarsi. Il soccorso alpino di Merano aveva allertato i colleghi di Sarentino e Lana. Verso l’una di notte i soccorritori erano riusciti a trovare il cane che continuava ad abbaiare e poco dopo avevano scorto il corpo della donna nel dirupo sottostante.

Il sindaco di San Pancrazio, Thomas Holzner, aveva così ricordato Melanie: «La ragazza, dopo aver frequentato la scuola provinciale per il sociale Hannah Arendt, lavorava presso la casa di riposo di Santa Valburga dove era benvoluta per la sua disponibilità. Amava molto la montagna. Faceva delle escursioni ogni volta che era possibile sfruttando il tempo libero dal lavoro. Era solita camminare con la sola compagnia del suo cane che le è stato vicino fino all'ultimo istante». Melanie lavorava nella casa di riposo di Santa Valburga dove il cordoglio per la sua scomparsa era stato enorme: «Abbiamo perso una persona di riferimento per gli ospiti oltre che per tutti noi. Melanie contagiava tutti per la passione che metteva nel lavoro».













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