Val Senales, dissequestrata la pista della valanga 

L’inchiesta. Nella mattinata di San Silvestro la Procura e i periti hanno completato i rilievi  Nella zona del distacco sono state rilevate tracce di sci, ma non è possibile datarle con esattezza



Senales. La pista della tragedia è stata dissequestrata. Nella mattina di San Silvestro il procuratore con i periti - uno della Procura stessa e l’altro della società delle Funivie Ghiacciai Val Senales - hanno completato i rilevi sul luogo dove sabato scorso hanno perso la vita una donna trentacinquenne, sua figlia di sette anni e un’altra bambina della stessa età, tutte di nazionalità tedesca.

Ritorno in Germania.

Il via libera per riaprire il tracciato era giunto già nella tarda mattinata del 31 dicembre. Ieri, dunque, tutte le piste del comprensorio erano agibili.

Nel frattempo, confermano dalla società di gestione, tutti i familiari colpiti dalla tragedia sono rientrati in Germania. Quindi il vedovo di Annika, la donna medico dell’esercito germanico di Hauteroda in Turingia rimasta sepolta dalla slavina, che ha perso anche la figlia Mareike, deceduta all’ospedale Santa Chiara di Trento dopo un volo con l’elicottero di soccorso nella speranza di salvarla.

Verso Eschweiler, nei pressi di Aquisgrana, è tornato pure il padre di Lilia, l’altra giovane vittima, estratto dalla massa nevosa assieme all’altro figlio di undici anni. L’uomo è stato operato a una gamba all’ospedale Tappeiner i cui medici hanno dato il via libera per la dimissione.

L’indagine.

Spetterà ora agli inquirenti stabilire le cause della slavina piombata sulla pista il 28 dicembre, inchiesta nella quale sono indagate cinque persone. Ieri Elmar Pichler Rolle, responsabile della comunicazione di Funivie Ghiacciai Val Senales, ha ribadito che «tracce di sci da fuoripista sono state rilevate nella zona, non si sa però a quando risalgono».

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