Al Museo di Scienze la grande mostra sul “regno dei ragni”

Bolzano, in via Bottai ieri l’ inaugurazione di “Spiders” Viaggio tra tarantole, scorpioni e scolopendre


di Alan Conti


BOLZANO. La vedova nera è la sintesi dell’ “odi et amo” dell’ uomo verso i ragni. Il brivido impressionante nel fermarsi a guardare le zampe e il suo movimento veloce, ma anche il fascino di un animale elegante e letale. Visitando la mostra “Spiders” inaugurata ieri al Museo di Scienze Naturali di via Bottai a Bolzano, si scopre che una vedova nera la si trova anche in Italia, precisamente la vedova mediterranea. Meno velenosa della cugina esotica ma ugualmente pericolosa. «È uno degli esemplari etologicamente più interessanti per il suo comportamento sessuale. La femmina, infatti, uccide il maschio una volta terminato l’ accoppiamento. Da qui il suo nome» illustra il biologo Massimo Morpurgo. La vedova nera è solo una delle 40.000 specie di ragni presenti nel mondo che alimentano la diffusissima paura identificata come aracnofobia. «Conoscerli è il primo passo per superarla - continua il biologo - Da un punto di vista scientifico si distinguono dagli insetti perché hanno 8 zampe, ma tutta la loro esistenza presenta molteplici spunti di interesse etologico. Non a caso inizieremmo subito a proporre corsi di aggiornamento per gli insegnanti e abbiamo intenzione di coinvolgere le scuole in questa mostra. È un’ occasione unica perché si tratta dell’ esposizione di ragni più grande d’ Europa». I terrari allestiti nella sala sono 50 per un totale di 40 specie di ragni, tra cui le tarantole più grandi del mondo Avicularia Golia, 7 di scorpioni e 3 di scolopendre. Non solo, i vari esemplari di ragno saranno alternati da qui a febbraio per raggiungere un massimo di 70 specie proposte. Tra le rarità da non perdere anche lo scorpione imperatore e il centopiedi gigante rosso. La mostra proviene dalla collezione privata di Saso Costar, sloveno che l’ anno scorso ha portato i suoi terrari al museo di storia naturale a Genova con grande successo. «Gli italiani sono veri appassionati e rispondono sempre bene alla nostra proposta - spiega Costar - Faccio parte di un’ associazione che si chiama “Spiders Net” e tutti questi esemplari li tengo a casa. Certo, ho un locale molto ampio per potermelo permettere. Non solo, le spese sono consistenti soprattutto per gli allestimenti e la luce». Previsto un ricco programma collaterale di laboratori, workshop e visite guidate. Da segnarsi gli appuntamenti del 16 novembre con la possibilità di osservare i ragni al microscopio e del 12 dicembre con un fotoshooting particolare per gli appassionati: in quell’ occasione i terrari saranno privati del vetro protettivo. La mostra “Spiders”, in ogni caso, durerà fino al 25 febbraio con aperture dal martedì alla domenica. L’ ingresso è fissato a 10 euro con possibili riduzioni per bambini, scolaresche e gruppi. Ulteriori informazioni su www.museonatura.it













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