Il Lukas Insam Trio suona e canta il lockdown con una cover

Bolzano. “Ain’t no Love in the Heart of the City” è un brano registrato nel 1974 da Bobby Bland, poi ripreso da tanti altri cantanti e gruppi come i Whitesnake. Adesso il Lukas Insam Trio, ovvero,...



Bolzano. “Ain’t no Love in the Heart of the City” è un brano registrato nel 1974 da Bobby Bland, poi ripreso da tanti altri cantanti e gruppi come i Whitesnake. Adesso il Lukas Insam Trio, ovvero, oltre a Insam, chitarra e voce, Davide Ropele alla batteria e Nico Aldegani all’organo Hammond, lo ha rivisto, supportato da un bel viso in bianco e nero, e messo sulle piattaforme digitali. «L’emergenza da Covid-19 ha messo in ginocchio la cultura e di conseguenza anche il settore della musica - ci dice Lukas Insam -. Specialmente la musica suonata dal vivo sta subendo un duro colpo. Di fronte all’impossibilità di poterci esibire in pubblico, abbiamo cercato di trasformare questa drammatica situazione in opportunità”. Abituati ad esibirsi live ogni settimana dal 2010 fino all’inizio della pandemia, ormai saturi di questa immobilità musicale, i tre decidono per una svolta e decidono di reinventarsi. Durante il primo lockdown , nella primavera del 2020, il trio ha arrangiato una vecchia idea di Lukas per dare vita a un brano inedito, supportato da un video. Così, ognuno. a casa propria, ha suonato e fatto le riprese video. Si sono arrangiati un po’ come potevano e si sono occupati di tutti quegli aspetti tecnici a loro ignoti fino a quel momento, come le registrazioni audio, le registrazioni video, l’editing, il montaggio, ecc. Il risultato, dopo circa due mesi di lavoro, fu “Dusk Dawn”, presente su Facebook, Instagram e Youtube. «Questo progetto ha dato nuova linfa vitale al trio, che ha deciso di buttarsi a capofitto in questa direzione lavorando a qualcosa di nuovo - continua Insam -. Nasce così il videoclip “Lukas Insam Trio… in the heart of the city”, ovvero, una reinterpretazione del noto brano “Ain’t no Love in the Heart of the City”. Stavolta abbiamo volutamente optato per una cover che ben si prestava ad accompagnare le immagini della città addormentata, le strade vuote e il di una vita sociale priva di qualsiasi attrazione culturale. Abbiamo voluto rappresentare la città di Bolzano e alcuni dintorni così come noi la vediamo. C’è una chiave di lettura del lockdown diversa: il punto di vista di tre musicisti un po’ sofferenti». Il video, piuttosto noir, e rigorosamente in bianco e nero, è a tratti malinconico, a tratti buffo, realistico e al contempo simbolico, colmo di speranza. D.M













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