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di Gigi Bortoli


MERANO. Domani alle 20 la 00A Gallery di Merano inaugura “Gaben” (Doni), personale dell’ artista meranese Elisabeth Hölzl. Il progetto espositivo, a cura di Camilla Martinelli, si sviluppa tra fotografia e installazione, declinando secondo diverse modalità espressive una suggestione nata osservando gli arredamenti della dimora estiva di una ricca famiglia del basso Piemonte. «Nel corso del Novecento – illustra Camilla Martinelli - le famiglie italiane erano solite ornare le pareti delle loro dimore, più o meno signorili, con piattiere o composizioni di piatti decorativi. Questa forma ornamentale, semplice o preziosa e scenografica, è certamente ascrivibile a un immaginario di abbondanza, benessere, ringraziamento, e in vari periodi storici è appartenuta alle famiglie italiane di qualsiasi ceto sociale. Le pareti della villa privata visitata da Elisabeth Hölzl in Piemonte ospitano diversi gruppi di piatti decorativi. L’ attenzione dell'artista tuttavia non si è soffermata su i più colorati ed esotici tra questi, bensì su una serie in porcellana bianca. Così è nata una serie di fotografie e stampe fotografiche su stoffa installate in mostra come tovaglie in morbida caduta dalle pareti, un progetto espositivo che riflette sul tema del dono e dell’ offerta, sul senso della pienezza e della condivisione. Il bianco dei piatti in porcellana ci appare come un monocromo sullo sfondo monocromo delle pareti domestiche sia in fotografia che su quello reale dello spazio espositivo, esaltando il vuoto di questi elementi sospesi, campiture spente e delicate che non esitano a mostrarsi in tutta la loro essenzialità, come “offerte” in potenza, nude, umili, impersonali. Ma il vuoto di questi piatti è soprattutto un riferimento che si fa espediente per innervare una serie di riflessioni care all'artista, che vanno dalla negazione dell'abbondanza tramite l’ autoprivazione del cibo caratteristica dei problemi alimentari, alla mancanza di offerte in termini di cibo e aiuto di cui fanno esperienza le persone oggi in difficoltà».

«La sensibilità dell'artista – prosegue la curatrice - fa sì che l'esperienza di oggetti appartenuti alle vite degli altri si faccia dispositivo per attivare una profonda empatia sociale. Dare e avere, offrire e ricevere sono azioni che entrano in questo senso in cortocircuito. Il progetto espositivo di Elisabeth Hölzl alla 00A Gallery mantiene il caratteristico interesse dell'artista per l'osservazione di luoghi e oggetti portatori di significato familiare e memoria storica personale. La riflessione sullo spazio tipica della produzione più recente eccede in questo caso la bidimensionalità della superficie fotografica per esprimersi con ampio respiro attraverso l'installazione, ponendo in dialogo oggetto reale e oggetto rappresentato, passato e presente, emotività personale e osservazione documentaria del reale, oggetto trovato e gestualità dell’ eseguito a mano. Le forme ripetute ed essenziali, monocromatiche, la fisicità primitiva delle strutture plastiche presenti come oggetti o colte attraverso la fotografia, rimangono elementi essenzialmente simbolici e portatori di significato, che alludono a una versione di minimalismo caldo" vicino alle esperienza dell’ Arte povera degli anni Sessanta. Dietro la fotografia di Elisabeth Hölzl vi è un processo di pensiero essenzialmente concettuale, i suoi soggetti agiscono come medium che svelano o specchiano di riflesso la condizione umana in termini di emotività e comportamento. Anche quando l'uomo è il grande assente delle sue opere, accade che l'espressione artistica rimandi al vissuto altrui ed esprima appieno la sensibilità visionaria dell'artista, un'intelligenza emotiva capace di far “risuonare” il mistero della vita intravisto aldilà della superficie. L’ intento però, non si limita ad essere quello di dealineare una certa archeologia del vissuto altrui o un'analisi antropologica degli spazi abitati dagli altri, ma si compie in una pratica ispirata e matura, in grado di offrire un'intensa riflessione del rapporto tra arte e vita attraverso componenti visive portatrici di un’ estetica evocativa e universale».

La 00A Gallery si trova in Via Ortenstein 4 a Merano, nel cuore della città vecchia, è uno spazio no-profit che propone mostre dedicate alla fotografia e promuove la creatività locale. Fondata nel 2016 da un’ idea di Christian Martinelli e su iniziativa dell'associazione altoatesina 00A, la galleria intende favorire il dialogo culturale a Merano ed essere un nuovo spazio per d’ arte in e per la città. La mostra di Elisabeth Hölzl rimane aperta sabato 10 e domenica 11 dicembre e da venerdì 16 a domenica 18 dicembre, dalle 14 alle 21. Sabato 17 Dicembre alle ore 16.30 si terrà un incontro con l'artista, entrata gratuita.













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