Accordo Sel-Edison, l’energia torna in mani altoatesine

Operazione da 192 milioni di euro con uno scambio di centrali tra Alto Adige e Friuli e conguaglio da 8 milioni


di Maurizio Dallago


BOLZANO. Prima l’Enel, adesso l’Edison. L’energia idroelettrica torna completamente in mani altoatesine. A poche ore dall'inizio ufficiale delle attività di Alperia, giunge a compimento l'operazione di acquisto da parte di Sel delle quote detenute da Edison nelle due società satellite Seledison e Hydros. L’accordo è stato sottoscritto ieri pomeriggio a Bolzano e di fatto riporta il 100% di 9 grandi centrali idroelettriche sotto il controllo altoatesino.

«L'energia locale è sempre più in mani altoatesine. Questo accordo rappresenta l'ultima pietra miliare di un lungo percorso». Così il presidente della Provincia Arno Kompatscher ha accompagnato il definitivo passaggio di consegne tra Sel ed Edison riguardante i pacchetti azionari detenuti da quest'ultima azienda all'interno di Seledison (42% delle quote) e Hydros (40%). L'acquisto è stato sottoscritto dall'amministratore delegato di Edison, Bruno Lescoeur e dal presidente di Hydros e Seledison, nonché vicepresidente di Sel, Giovanni Polonioli. «Dopo che lo scorso aprile erano state acquisite le quote di Enel in SE Hydropower - spiega Kompatscher - si compie un altro grande passo in avanti per quanto riguarda la politica energetica e, più in generale, l'autonomia dell'Alto Adige». «Parliamo di un'operazione da 192 milioni di euro - sottolinea Polonioli - che prevede in cambio la cessione da Sel ad Edison delle centrali friulane della Cellina Energy e un conguaglio di 8 milioni a favore della Sel stessa».

La società provinciale, in procinto di fondersi con Azienda Energetica nella neonata Alperia, diviene dunque proprietaria del 100% delle quote di Hydros e del 69% delle quote di Seledison, il cui restante pacchetto azionario è nelle mani di Selfin (15%), Aew (8%) e Comuni della Val Venosta (8 per cento).

«Si tratta di un passaggio fondamentale per il nostro territorio - commenta l'assessore Richard Theiner - e in maniera particolare per la Val Venosta. L'energia è una delle risorse strategiche più importanti e l'ulteriore presenza di un operatore locale nel settore delle rinnovabili non fa che muoversi nella direzione scelta dalla Provincia per quanto riguarda il rispetto dell'ambiente e la creazione di un vero e proprio Klimaland».

L'accordo di cessione è stato sottoscritto formalmente da Polonioli e dall'ad di Edison, Bruno Lescoeur, il quale ha ribadito che «l'accordo è una forma di cooperazione con un territorio, come quello della Provincia di Bolzano, nel quale siamo presenti da circa 100 anni».

«I proventi delle nove grandi centrali ex Edison - chiude il presidente di Sel, Wolfram Sparber - rimangono ora interamente in Alto Adige».













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