Aumento di capitale per Carispa, Raiffeisen non ci sta

Il mondo delle Rurali si chiama fuori: per noi è incompatibile Intanto il cda della Cassa di risparmio approva le linee guida


di Maurizio Dallago


BOLZANO. Aumento di capitale per la Cassa di risparmio: il mondo Raiffeisen si tira indietro. A cascata anche la Banca popolare non dovrebbe essere della partita - visto le condizioni espresse nei giorni scorsi dal direttore generale Johannes Schneebacher. Sembra saltare la soluzione locale sostenuta dal governatore Kompatscher. Ma intanto il cda della Cassa di risparmio delibera le linee guida per l’aumento di capitale, anche se si allungano i tempi a fine 2015.

Ieri giornata intensa nel mondo bancario altoatesino. I presidenti e i direttori delle Casse Raiffeisen hanno declinato l’interesse per una possibile partecipazione al prospettato aumento di capitale di Carispa. Determinante per tale decisione è stata la convinzione che tale partecipazione non sia compatibile con gli obiettivi e le strategie dell'organizzazione Raiffeisen. E quindi il consiglio d'amministrazione della Cassa Centrale Raiffeisen dell’Alto Adige Spa - guidata dal presidente Michael Grüner e dal direttore generale Zenone Giacomuzzi - si è espresso di conseguenza. Nei giorni scorsi Schneebacher (Banca popolare) aveva sottolineato che la partecipazione di Volksbank all’aumento di capitale Carispa era legata all’entrata del mondo Raiffeisen nell’operazione. A questo punto anche Banca popolare dell’Alto Adige dovrebbe stare fuori.

Ma il cda della Cassa di Risparmio di Bolzano, presieduto da Gerhard Brandstätter e dal vicepresidente Carlo Costa, ha deliberato le linee guida del progetto relativo all’aumento di capitale. Le linee guida prevedono «il raggiungimento di indicatori patrimoniali che si collochino ad un livello ampiamente superiore ai minimi regolamentari in modo da assicurare un adeguato rafforzamento anche in chiave prospettica; una struttura dell’operazione che tiene conto della recente delibera da parte della Fondazione Cassa di Risparmio che sottoscriverà una quota dell’aumento; un’offerta con diritto di opzione agli azionisti della Cassa di Risparmio che prevede l’emissione di strumenti anche di natura obbligazionaria convertibili computabili nel patrimonio di vigilanza».

Nei prossimi mesi si terrà l’assemblea della banca che approverà l’attribuzione di una delega al cda per procedere nelle attività necessarie a definire i dettagli dell’operazione che verrà conclusa entro la fine del 2015 a valle dell’ottenimento delle necessarie autorizzazioni della vigilanza. «Su possibili ingressi nel capitale da parte di altri soggetti bancari locali ed a questo proposito ritengo opportuno dichiarare che la nostra banca è aperta ed interessata al dialogo con altri soggetti, sia bancari che non, ma che comunque non sono state fatte esplicite richieste a controparti», così Brandstätter. L’aumento di capitale per Carispa sarà superiore ai 200 milioni di euro, il 66% coperto dalla Fondazione.













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