Crediti alle imprese, migliora la situazione in tutta la regione

Richieste di valutazione e rivalutazione: flessione del 16,6% L’importo medio richiesto (113.514 euro) è il più alto d’Italia


di Maurizio Dallago


BOLZANO. In Trentino Alto Adige, nel primo semestre 2017, il numero di richieste di valutazione e rivalutazione dei crediti da parte delle imprese ha fatto segnare una flessione pari a -16,6% rispetto allo stesso periodo del 2016. Si tratta della contrazione più significativa registrata tra le regioni italiane, in rapporto ai volumi assoluti richiesti, che rimangono comunque consistenti. Scendendo al livello provinciale, sia Trento che Bolzano registrano una flessione rispettivamente del -12,7% e del -20,6%. Per quanto riguarda l’importo medio richiesto, invece, con 113.514 euro il Trentino Alto Adige si posiziona al primo posto della graduatoria nazionale. La provincia di Bolzano fa registrare il valore medio dei prestiti più alto, con 142.896 euro, mentre Trento si ferma a 86.670 euro.

È quanto emerge dall’ultimo aggiornamento del Barometro Crif elaborato sulla base del patrimonio informativo di Eurisc, il Sistema di informazioni creditizie che a livello nazionale raccoglie i dati relativi a oltre 81 milioni di posizioni creditizie, di cui oltre 8 milioni riconducibili a utenti business.

Il numero di richieste di valutazione e rivalutazione dei crediti presentate dalle imprese italiane, nell’aggregato di Imprese individuali e società di capitali, nel primo semestre 2017 ha fatto registrare un calo del -0,8% (dato ponderato sul numero di giorni lavorativi) rispetto al pari periodo del 2016. Dato altrettanto significativo che emerge dallo studio è rappresentato dalla contrazione dell’importo medio richiesto: nel primo semestre dell’anno, infatti, nell’aggregato di imprese individuali e società di capitali si è attestato a 76.500 euro (-3,7% rispetto allo stesso semestre del 2016), soprattutto a causa di una performance sotto tono delle società di capitali.

«A livello nazionale il dato relativo ai primi sei mesi del 2017 mostra il sostanziale stabilizzarsi del numero di richieste di finanziamento da parte delle imprese italiane dopo una crescita continua degli ultimi anni. Nel complesso le società di capitali sono quelle che hanno rallentato maggiormente, anche per quanto riguarda gli importi medi richiesti. In questo scenario spicca la performance del Trentino Alto Adige che ha fatto registrare il calo più sostenuto a livello nazionale del numero di richieste pur confermando il primato in termini di valore medio dei prestiti richiesti dalle imprese», spiega Simone Capecchi, executive director di Crif - L’auspicio è che gli incentivi del governo riassunti nel programma Industria 4.0 unitamente alla diffusione delle tecnologie digitali possano creare le basi per rendere più forte e coeso il tessuto territoriale. Al contempo, la promozione di offerte commerciali espressamente costruite per soddisfare le esigenze delle singole filiere potrà favorire il supporto alla domanda di credito per attività puramente imprenditoriali», chiude Capecchi.













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