Disoccupati, superate le 10 mila unità

In ottobre aumento del 16,5 per cento rispetto allo stesso mese del 2011. In calo del 17% le offerte d’impiego


di Maurizio Dallago ; di Maurizio Dallago


BOLZANO. Ha ragione la Provincia a preoccuparsi, cercando, per quanto possibile di mettere un freno all’aumento dei senza lavoro. In Alto Adige i disoccupati hanno superato a fine ottobre quota 10 mila (esattamente 10.057), con un aumento del 16,5 per cento rispetto allo stesso mese del 2011. In termini assoluti 1.422 persone in più senza occupazione. Al tempo stesso si riducono le offerte d’impiego, scese del 17 per cento nel medesimo periodo considerato, ovvero il mese scorso a confronto dell’ottobre 2011.

«Come si vede, la situazione del mercato del lavoro è peggiorata anche in provincia di Bolzano e, purtroppo, le previsione per i prossimi mesi sono ancora a tinte fosche. Serve, non ci stancheremo mai di affermarlo, una riduzione del carico fiscale per i lavoratori e i pensionati e le aziende virtuose. Ad esempio tassando solo al 10% le tredicesime. Soltanto così, con una maggior capacità di reddito, possono ripartire i consumi. Ricordiamo che l’85 per cento di ciò che produciamo, viene consumato in Italia», afferma al riguardo il segretario provinciale della Uil/Sgk, Toni Serafini.

I dati forniti ieri dall’Ufficio provinciale osservazione mercato del lavoro, diretto da Stefan Luther indicano in 200.841 gli occupati dipendenti (senza lavoro a chiamata). Lo stock medio è più alto dello 0,8 per cento rispetto ai 12 mesi precedenti, ma con variazioni significative tra un comparto e l’altro. L’agricoltura vede un aumento degli occupati del 4,2 per cento, il settore alberghiero segna un più 673 dipendenti (3,3 per cento), mentre in attivo sono anche istruzione e sanità e la voce generale «servizi». In negativo sono invece i comparti della manifattura industria e artigianato, dell’edilizia, del commercio, trasporto e magazzinaggio, attività finanziarie e assicurative e pubblica amministrazione.

A livello di occupati i settori preponderanti in Alto Adige sono il commercio, l’industria, i servizi e il settore alberghiero. Per quanto riguarda le persone iscritte con stato di disoccupazione, i numeri dicono pure che nelle liste di mobilità ci sono 2.322 persone e che 1.678 sono le unità che non hanno diritto alla mobilità statale , ma possono ricevere una prestazione regionale. Infine senza settore alberghiero i disoccupati sono 6.446.

Un ultimo sguardo alle ore lavorate per la Cassa edile (entrambi gli istituti presenti in provincia): segnano un meno 13 per cento, mentre aumentano le ore autorizzate per la cassa integrazione guadagni, quella ordinaria ed anche per il dato senza settore dell’edilizia, mentre diminuisce in ottobre quella straordinaria.













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