Ex Memc, lo sciopero va avanti ad oltranza E oggi nuova protesta

Domani a Roma in programma l’incontro al ministero Tra le ipotesi c’è anche la cassa integrazione per tutti


di Ezio Danieli


BOLZANO. Acque sempre agitate alla Solland Silicon di Sinigo. In mancanza ancora di chiarezza sul futuro produttivo del reparto policristallo e per il fatto che ieri non era ancora arrivato (nonostante il bonifico risulti essere stato fatto dalla banda a favore di tutti i lavoratori) il conguaglio del mese di luglio dello stipendio non percepito dai lavoratori (come quello di agosto e di settembre) la Rsu ha deciso di prolungare lo sciopero. Già da ieri pomeriggio, a seconda dei turni, i 157 dipendenti (compresi i cassintegrati) non si sono presentati al lavoro.

Lo stesso faranno questa mattina partecipando anche ad una manifestazione di protesta davanti alla fabbrica di Sinigo dove già ieri mattina c'è stata una sorta di assemblea volante, alla presenza del sindacalista Stefano Schwarze della Cigl. Dopo la riunione - che ha visto una sessantina di operai infuriati per come sono trattati dall'azienda oramai da diversi mesi - la Rsu ha diffuso il seguente comunicato: «La Rsu della Solland Silicon comunica la prosecuzione dello “sciopero generale di tutti i lavoratori” Solland Silicon con le seguenti modalità: turnisti dalle ore 16 del 30 settembre alle ore 6 del 5/10 ottobre; giornalieri dalle ore 8 di oggi alle ore 17 del 2 ottobre; semiturnisti dalle ore 6 di oggi alle ore 22 del 2 ottobre. L’Azienda fornirà l’elenco dei lavoratori comandati. Si precisa che in mancanza della evidenza della disposizione degli accordi in essere tra Sunedison e Solland Silicon in merito agli impianti da mantenere in standby, secondo il Dlgs 105/2015 (ex. 334), tutte le attività di produzione devono essere preventivamente fermate e messe in sicurezza onde evitare danni all’ambiente alle persone e cose. Nella fattispecie l’impianto così detto ecologico deve essere fermato. I comandati devono esclusivamente sorvegliare gli stessi e salvaguardare la sicurezza e l’ambiente del sito».

Prosegue il blocco degli straordinari di tutto il personale Solland Silicon, così come prosegue lo sciopero della reperibilità compresi gli interventi richiesti al personale di Solland Silicon da parte di Sunedison. Ieri pomeriggio c'è stato un incontro con la direzione della Solland Silicon con i sindacati dal quale è emersa un'altra novità non positiva per i lavoratori dal quale è emerso che anche la scadenza del 5 ottobre difficilmente potrà essere rispettata a causa delle difficoltà nei pagamenti. Intanto per domani a Roma è previsto l'incontro al ministero del Lavoro, con proprietà, sindacati e funzionari del ministero.

La Solland arriverà con due proposte: la prima è di mettere in stand bay lo stabilimento di Sinigo mantenendo il presidio dello stesso e mettendo tutti gli operatori in cassa integrazione; la seconda, se dovesse essere sottoscritto l'accordo con SunEdison per la produzione di circa 1.200 tonnellate l'anno, a dicembre l'impianto potrebbe riprendere.

La prospettiva della PanMed giordana, che doveva entrare in società con la Solland Silicon versando dieci milioni di euro, è già tramontata.

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