Ex Memc, non arriva il saldo del mese di luglio

Ieri c’era la scadenza relativa agli stipendi, Pugliese si prende altro tempo I sindacati: «Pronti alla richiesta degli operai, ovvero l’istanza di fallimento»


di Ezio Danieli


BOLZANO. La banca avrebbe bloccato il conto di Massimo Pugliese, l'imprenditore titolare della Pufin Power, che ieri non ha pagato il saldo del mese di luglio che aveva promesso ai dipendenti della Solland Silicon e alla stessa assessore provinciale Martha Stocker nell'incontro della settimana scorsa. Gli operai - ed i sindacati - hanno atteso "segnali" per tutto ieri dall'istituto di credito che però ancora una volta sono arrivati negativi. Il conguaglio di luglio (dopo l'acconto di 500 euro a testa versato una settimana fa) Pugliese non può pagarlo. Come neppure la cassa integrazione ed il 730.

Pare che il conto in banca sia stato bloccato dal giudice dopo l'esposto di una ditta esterna che non riceve quanto le spetta da parecchio tempo. La prima reazione degli operai della Solland Silicon è stata l'occupazione dell'ufficio del braccio destro di Pugliese messa in pratica nel pomeriggio di mercoledì: al grido "siamo stanchi di essere presi in giro", una ventina di dipendenti hanno chiesto, inutilmente, dei chiarimenti.

Ieri pomeriggio all'albo della fabbrica di Sinigo è apparsa una comunicazione dello stesso Pugliese che sposta di qualche giorno ancora - al 30 di settembre - il pagamento del conguaglio di luglio, fermi restando i suoi impegni, sottoscritti, di versare tutto quanto spetta a lavoratori. I sindacati avevano concordato con gli operai, e con lo stesso Pugliese, di voler intraprendere immediatamente la procedura di istanza fallimentare nei confronti della Solland Silicon qualora non fosse stata rispettata una sola delle scadenze. Ieri era la prima.

«Noi rispettiamo quello che ci hanno detto i lavoratori - commentano Maurizio Albrigo della Cisl e Stefano Schwarze della Cgil - e siamo pronti a presentare istanza al Tribunale, prova ne sia che l'altra sera abbiamo avuto un ulteriore incontro con l'avvocato per perfezionare la cosa e definire gli ultimi dettagli. Ma, di fronte al comunicato dell'azienda, abbiamo preferito attendere ancora qualche giorno, poi decideremo il da farsi. Certo che la situazione sta peggiorando: siamo pronto al peggio». È il caso di ricordare che Massimo Pugliese nell'incontro con l'assessora Stocker si era assunto l'impegno di pagare tutte le spettanze dei lavoratori entro la metà di ottobre.

C'era stato inoltre un ulteriore impegno di Pugliese di dare una risposta (entro oggi) in merito alle possibilità di una partership con la giordana PanMeb (la società avrebbe versato 10 mila dollari alla Solland Silicon diventando così socio di minoranza nella nuova spa che si sarebbe creata) ma pare, da notizie di fonte sindacale, che la trattativa si sia arenata. La comunicazione, da parte di Pugliese, è attesa per la giornata odierna. Intanto a Sinigo tutto resta fermo.

La produzione non parte, gli stipendi non arrivano. Molto - se non tutto - è legato all'incontro presso il ministero allo Sviluppo economico che si terrà il 2 ottobre (spostato di un giorno) a Roma.













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