BOLZANO. Per capire cosa è diventata la Pichler projects basterebbe passare al 520 di New York e guardare dal basso in alto uno dei più iconici palazzi di Zaha Adid. Oppure, per risparmiare il biglietto del volo, passare per Bolzano sud e dare un'occhiata alla Salewa o ad Atzwanger e fino a Fiere Verona, Arena Cantù e centinaia di altri edifici contemporanei. Dove c'è acciaio impiegato in costruzione ci sono quasi sempre di mezzo i due fratelli Pichler, Walter e Ferdinand. E prima di loro, il papà, Eugen, che nel 1978 vede l'avvio della nuova produzione nata da una sua prima fucina di fabbro nel cuore della val d'Ega.

Da ieri, sarà la terza generazione a prendere il testimone: Hannes Market, il nipote, è il nuovo amministratore delegato di Pichler projects. Che è il braccio operativo e produttivo divenuto, nel giro di qualche decina d'anni una delle imprese più innovative del settore. Affiancando architetti e aziende nel disegno delle loro immaginate nuove sedi, soprattutto se dotate di una forte impronta architettonica. Dice Walter Pichler: «Il nuovo ad conosce tutte le attività dell'azienda avendoci lavorato per molti anni, partendo dal basso».

E il basso sono proprio i primi gradini, visto che la sua carriera si è avviata come apprendista di produzione per poi acquisire le successive esperienze nei vari settori e negli uffici amministrativi. Di volta in volta installatore di cantiere, disegnatore tecnico e direttore di reparto. Un'esperienza di quasi 31 anni in azienda.

La sua formazione è data da una magistrale in ingegneria delle facciate che è, appunto, il campo di intervento da cui sono nati i successi della Pichler e che oggi riguardano la gran parte delle sue attività nell'affiancamento ai cantieri costruttivi sparsi per il mondo, dall'Europa all'America fino all'Asia dove è sorto da poco un importante edificio contemporaneo in Kazakistan.

«Prendo in mano un'azienda ben avviata e dotata di un team di collaboratori molto solido» sono state le prime dichiarazioni di Hannes Market. Walter e Ferdinand Pichler, dopo la nomina del nuovo amministratore delegato, hanno poi confermato di restare in azienda come membri del consiglio di amministrazione.

La Pichler projects, nata come detto da una piccola officina metallurgica e che negli anni ha cambiato denominazione, oggi dà lavoro a circa 250 dipendenti impegnati nella progettazione e nell'assemblaggio soprattutto di facciate metalliche e lo fa in collaborazioni con grandi studi di architettura regionali, nazionali e internazionali. «In oltre 45 anni di attività e cambiamenti l'evoluzione della nostra azienda ha sempre avuto un minimo comune denominatore: la nostra famiglia, la nostra firma, la nostra passione», sottolineano Walter e Ferdinand Pichler. P.CA.