I debiti con l’erario di Sel? Paga tutto la Provincia

I 35,6 milioni - usciti dall’accordo con l’Agenzia delle entrate - verranno coperti mediante la rinuncia ai futuri dividenti di Alperia. Niente risarcimento danni


di Maurizio Dallago


BOLZANO. Sel Spa deve 35,6 milioni di euro all’Agenzia delle entrate per tasse ed imposte del passato non pagate. Chi ci mette adesso i soldi? La Provincia di Bolzano. Come? Mediante la rinuncia parziale ai futuri dividenti di Alperia (la società nata dal matrimonio tra Sel e Aew), spettanti allo stesso ente pubblico in qualità di azionista. Questa in breve la decisione di Palazzo Widmann, in merito al contenzioso tributario chiuso con un accordo tra le parti. Lo si evince dalla risposta dell’assessore provinciale Richard Theiner ad un’interrogazione dei Verdi. Sempre la giunta altoatesina rinuncia ad una causa di risarcimento danni - nello specifico delle imposte non pagate - perché «già dal dicembre 2015 il procedimento penale contro il precedente vertice Sel, avviato d’ufficio, è stato archiviato». «Ed in secondo luogo “perché la società stessa e la proprietà (leggasi Provincia) hanno ritenuto opportuno chiudere questo procedimento con un accordo tra le parti», ancora nella risposta all’interrogazione.

Garante della concorrenza. Intanto sempre in tema di società energetiche c’è da registrare il via libera dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm) in merito all’operazione Alperia-Hydros- Seledison. «Gli effetti dell’operazione nei mercati della produzione e vendita all’ingrosso di energia elettrica e dei servizi di dispacciamento sono del tutto trascurabili, in quanto in nessuno di essi si raggiungono, a seguito della concentrazione, quote di mercato cumulate che superino il 10%. Va peraltro considerato che Alperia detiene già il controllo congiunto di Hydros e Sel Edison e quindi delle relative attività produttive», afferma l’Agcm. Per quanto concerne i mercati delle gare per le concessioni, si rileva in primo luogo come l’operazione, comportando il mero passaggio da controllo congiunto a controllo esclusivo, non modifica l’assetto concorrenziale dei mercati delle future gare. Nel caso di specie, l’uscita di Edison dalla compagine di Hydros e Sel Edison, non è infatti in alcun modo idonea a pregiudicare la concorrenza potenziale nelle future gare per la gestione degli impianti in questione. «Al contrario Edison, una volta che abbia cessato di essere socio del gruppo Alperia nelle società Hydros e Sel Edison e titolare, insieme a tale gruppo, delle attuali gestioni, potrebbe costituire un nuovo qualificato concorrente per le future procedure di affidamento della gestione di tali impianti», ancora il Garante. «Alla luce delle considerazioni fatte, la concentrazione in esame non appare idonea a determinare la costituzione di una posizione dominante o a modificare in misura significativa le condizioni di concorrenza in nessuno dei mercati rilevanti considerati», così nella delibera firmata dal presidente Giovanni Pitruzzella.

Il settore idroelettrico. Nel Trentino Alto Adige è il settore idroelettrico quello che ha fatto registrare nel 2015 il maggiore incremento di potenza connessa attestandosi fino a novembre 2015 a 31 Mw, in crescita rispetto al dato 2014 (19 Mw). Anie Rinnovabili (Confindustria) ha anche analizzato i dati relativi al settore fotovoltaico che ha registrato nel Trentino Alto Adige un leggero calo con 5,7 Mw di potenza connessa fino a novembre 2015 (8,3 Mw nel 2014), mentre il settore eolico è inesistente. A livello nazionale è il settore eolico quello che gode di miglior salute tra i diversi comparti con la potenza degli impianti entrati in esercizio in crescita del 338% tra gennaio e novembre 2015 rispetto a quella del medesimo periodo dell’anno precedente.













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