L’Astat: in Alto Adige piccoli alberghi ma tanti posti letto

La densità ricettiva in provincia di Bolzano è la più alta tra quelle delle regioni confinanti: 20 letti per km quadrato



BOLZANO. Arrivi in leggera crescita, pernottamenti in altrettanto lieve diminuzione, così come l'offerta di esercizi alberghieri. Questa la fotografia scattata nel 2014 dall'Istituto provinciale altoatesino di statistica Astat, che ha pubblicato uno studio relativo ai flussi turistici nelle zone alpine limitrofe alla provincia di Bolzano.

La ricerca prendeva come riferimento i cantoni svizzeri del Ticino, dei Grigioni e di San Gallo, l'area alpina della Baviera, i Länder austriaci del Voralberg, del Tirolo e di Salisburgo, nonchè le province di Trento, Sondrio e Belluno. L'offerta ricettiva nell'area studiata è costituita da quasi 20 mila esercizi alberghieri (in calo dell'1,2% rispetto al 2013) per un totale di oltre 804 mila posti letto. Nel 2014 nel territorio considerato si sono registrati complessivamente oltre 31 milioni di arrivi (+0,8% rispetto al 2013) e più di 114 milioni di pernottamenti (-1,6%).

L’indice di densità ricettiva maggiore si registra in Alto Adige, con 20,4 posti letto per km². Sopra la media di 12,2 letti per km² si trovano anche i Länder austriaci Salisburgo (17,0), Tirolo (15,9), Vorarlberg(14,8) e il Trentino (15,0). La permanenza media nelle regioni alpine è di 3,7 giorni. Superiore al valore medio è la durata del soggiorno in Alto Adige (4,4 giorni), in Trentino (4,2 giorni) e in Tirolo (4,1 giorni).

Nel 2014 è calato il numero di esercizi (-1,1%), mentre il numero dei posti letto (-0,3%) è rimasto pressoché stabile. Gli arrivi sono aumentati leggermente dello 0,8%, ma i pernottamenti sono calati dell’1,6%. Il calo più significativo si registra nel Ticino (-6,0%) e in Baviera (-4,3%). La regione invece che, come l’anno precedente, registra un aumento delle strutture è Salisburgo (+4,0%). Il numero totale di posti letto è rimasto sostanzialmente invariato (-0,3%): da notare il calo rilevato nel Ticino (-3,8%) e l’aumento del numero di letti nel Vorarlberg (+5,6%), quest’ultimo a fronte di un numero di esercizi invariato.

Dal 2011 si registra la tendenza ad una dimensione media degli esercizi in leggera continua crescita. Nell’ultimo anno si è passati, infatti, da 41,0 a 41,3 posti letto per esercizio. Le strutture ricettive più grandi si trovano in Trentino e nel cantone Grigioni, dove si contano in media rispettivamente 61,8 e 60,6 posti letto per esercizio. Gli esercizi invece di dimensioni più piccole si trovano in media in Alto Adige (36,6 letti) e in Baviera (36,8 letti).

L’indice di densità ricettiva maggiore si registra in Alto Adige, con 20,4 posti letto per km². Sopra la media di 12,2 letti per km² si trovano anche i Länder austriaci Salisburgo (17,0), Tirolo (15,9), Vorarlberg (14,8) e il Trentino (15,0).Su un totale di 804.325 posti letto, un quarto (25,0%) ricade nella regione del Tirolo e a seguire l’Alto Adige con il 18,8% di letti. Oltre due terzi dei posti letto disponibili vengono messi a disposizione dagli esercizi a 3 stelle (37,0%) e a 4-5 stelle (30,4%).

Infine, nel territorio alpino oggetto di analisi si è verificato un leggero aumento degli arrivi pari allo 0,8% e un calo invece delle presenze dell’1,6%. In particolare nel cantone San Gallo gli arrivi sono cresciuti del 4,0 per cento, mentre le presenze solo dello 0,7%.













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