L’export altoatesino sfiora nel 2013 il tetto dei 4 miliardi

Un aumento del 4,8 per cento rispetto all’anno precedente Coinvolti 2.573 imprenditori: bene la manifattura e le mele


di Maurizio Dallago


BOLZANO. Balzo in avanti dell’export altoatesino nel 2013, rispetto all’anno precedente. Le esportazioni dall’Alto Adige sono ammontate a 3.860,6 milioni di euro, in notevole crescita rispetto al 2012 (+4,8%). Nella classifica dei prodotti più esportati, le mele occupano saldamente la prima posizione, con un valore pari a 479,5 milioni di euro, il 12,4% sul totale dell’export. Da sottolineare che 2.573 operatori economici altoatesini hanno effettuato vendite di merci all’estero nel 2013. Questo secondo i dati resi pubblici ieri dall’Istituto provinciale di statistica (Astat).

Le esportazioni hanno invece fatto segnare un incremento rispetto all’anno passato (+4,8%), attestandosi su un valore record pari a 3.860,6 milioni di euro. La bilancia commerciale si è chiusa con un disavanzo pari a 159,4 milioni di euro, con un miglioramento del 67,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Si tratta tuttavia di un disavanzo "formale" più che sostanziale, motivato dal fatto che una parte consistente dei prodotti importati dall’Alto Adige viene distribuita sul territorio nazionale per la commercializzazione.

La rilevanza delle importazioni dell’Alto Adige emerge anche dal confronto con i flussi commerciali del Trentino, dove le importazioni ammontano a meno della metà di quelle altoatesine, mentre le esportazioni sono solo lievemente inferiori. Da ciò consegue anche una notevole differenza nella bilancia commerciale, che in Trentino presenta un saldo positivo.Il trend registrato nel 2013 in Alto Adige si ritrova anche in Trentino, dove le importazioni sono calate dello 0,5% e le esportazioni sono cresciute dell’1,1%. L’andamento in Italia, vede invece un calo del 5,5% nelle importazioni e situazione quasi stabile (-0,1%) nelle esportazioni.

Anche nel 2013 i principali partner commerciali dell’Alto Adige sono stati Germania e Austria. Da e verso la Germania si registrano oltre il 40% delle importazioni altoatesine ed oltre un terzo delle esportazioni. Da e verso l’Austria, invece, si registrano circa un quarto delle importazioni totali e un decimo delle esportazioni. L’Alto Adige presenta un saldo commerciale negativo con entrambe, pari rispettivamente a -365,9 milioni di euro per la Germania e a -638,4 milioni di euro per l’Austria, che hanno determinato il segno negativo della bilancia commerciale dell’Unione Europea (-740,7 milioni di euro). Verso quasi tutti gli altri Paesi dell’Ue sono invece riscontrabili saldi positivi, ma non sufficienti per compensare il disavanzo. Ad incidere maggiormente nei flussi verso l’estero sono i settori Prodotti alimentari, bevande e tabacco (18,1%), macchinari ed apparecchi (16,6%) e prodotti dell'agricoltura, della silvicoltura e della pesca (15,9%). Rispetto al 2012, tali settori hanno registrato variazioni positive, rispettivamente pari al 2,8%, al 3,9% ed al 2,7%.

Crescono infine le quote di esportazioni in altri importanti settori come sostanze e prodotti chimici (+27,6%), prodotti delle altre attività manifatturiere (+12,9%) e metalli di base e prodotti in metallo (+12,6%), mentre il calo più rilevante si registra nel settore degli articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (-23,2%).













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