L’export regionale scopre il boom di legno e arredo

Benissimo i vini bianchi dell’Alto Adige (+16,4 per cento) Crescono anche i trentini (3,1%), cala il mercato inglese



BOLZANO. Nei primi 9 mesi del 2016 le esportazioni dei distretti del Trentino Alto Adige hanno raggiunto 1.166 milioni di euro di valore, con un lieve decremento tendenziale di -0,7% rispetto alle eccezionali performance del 2015, con tre distretti su sette che ciononostante hanno proseguito il trend di crescita. Lo afferma il monitor dei distretti industriali del Triveneto realizzato da Intesa Sanpaolo.

In particolare, dal confronto tra i principali distretti per valori esportati, registrano un calo nel terzo trimestre 2016 i due distretti delle mele e quello dei vini legato alla stagionalità della produzione, mentre si evidenzia la crescita del distretto del legno e arredamento dell’Alto Adige, che segna un valore massimo nell’ultimo trimestre, mai raggiunto nei 35 trimestri precedenti dal 2008, con 77,7 milioni di euro esportati (+20,8% tendenziale).

L’andamento del distretto appare ancora più positivo se si accosta a quello dei restanti distretti italiani del comparto del mobile e legno, che hanno segnato un decremento delle esportazioni nell’ultimo trimestre del -1,7 %. Nella prospettiva più ampia dei primi 9 mesi del 2016, il mercato in cui il distretto si è sviluppato maggiormente è stato quello austriaco, seguito da quello tedesco (i due insieme coprono più del 50% delle esportazioni). A seguire Francia e Cina.

Sempre nei primi 9 mesi del 2016, i vini bianchi dell’Alto Adige hanno aumentato le esportazioni di circa + 20 milioni di euro, pari ad una crescita a 2 cifre di +16,4% tendenziale, principalmente verso il mercato primario della Germania (da sola copre il 47,7% delle esportazioni), la Svizzera e gli Stati Uniti. In controtendenza invece il mercato inglese nel quale il distretto è calato del -6,7%, a differenza degli altri distretti dei vini “bollicine” che su quel mercato hanno ottenuto nuovi successi (il Prosecco ha segnato + 34,1% e i Vini trentini +3,1%)

L’altro distretto del comparto agroalimentare dei Salumi dell’Alto Adige ha riportato una notevole dinamicità con una crescita a due cifre (+10,4% pari a +5 milioni di euro) verso i due unici mercati di sbocco, Germania e Austria.Per le mele del Trentino, il calo di 5,7 milioni (pari a -7,8% tendenziale) va attribuito alla riduzione della domanda da parte dell’Algeria (-11,8%), dell’Egitto (-2,3%) e della Libia (-1,8%); altri paesi del Mediterraneo, seppur ancora di ridotte dimensioni, stanno rapidamente crescendo come sbocco del distretto (su tutti Giordania e Israele). Lo stesso andamento si ripete per le mele dell’Alto Adige, che hanno subito una battuta d’arresto di -37 milioni (pari a -8,4%) sui mercati del Mediterraneo, Libia, Algeria ed Egitto, ma anche sul mercato tedesco.

Infine, il distretto dei vini rossi e bollicine di Trento, che chiude i primi 9 mesi con un risultato negativo (-4,5%) per la diminuzione delle vendite negli Stati Uniti (-4,4 per cento pari a -6 milioni di euro) e in Germania (-4,7% pari a 2 milioni di euro).













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