Laureati alla Lub: il 61% trova lavoro in un anno

Il guadagno è di quasi 1400 euro netti al mese contro i 1040 del resto d’Italia. Il 53% è impiegato full-time mentre l’8% lavora e studia per la «specialistica»


di Massimiliano Bona


BOLZANO. Buone nuove per gli studenti iscritti alla Lub che sperano, una volta laureati, di trovare un posto di lavoro in un lasso di tempo ragionevolmente breve. Ieri è stato diffuso, infatti, il quindicesimo rapporto «AlmaLaurea» sulla condizione occupazionale dei laureati (che è stato presentato nelle scorse ore all’Università Ca’ Foscari di Venezia) e i dati sono estremamente positivi. Il tasso di occupazione dei neolaureati triennali di Bolzano è infatti del 61 per cento, un valore di gran lunga superiore alla media nazionale, che si attesta invece attorno al 44 per cento. Sono cifre che incidono (positivamente) sulla quota piuttosto bassa di disoccupati fra gli Under 30, anch’essa decisamente più confortante rispetto al resto della Penisola.

L’indagine di «AlmaLaurea». Ha coinvolto a livello nazionale oltre 400 mila laureati delle 64 università aderenti al Consorzio e ha riguardato complessivamente 1.042 laureati dell’Università di Bolzano. La sintesi riguarda solamente i 321 laureati triennali usciti nel 2011 e intervistati a distanza di un anno. L’esiguità dei numeri non permette, invece, analisi statistiche attendibili sui laureati della «specialistica».

Il tasso di occupazione dei neolaureati triennali di Bolzano è pari al 61%, un valore di gran lunga superiore alla media nazionale (44%). Tra gli occupati triennali dell’Università di Bolzano, il 53% è inserito full-time nel mondo del lavoro, mentre l’ 8% coniuga la laurea specialistica con il lavoro. A proseguire invece gli studi per conseguire la laurea specialistica è il 32% degli allievi: il 24% è impegnato solo nella laurea specialistica, mentre l’8% studia e lavora. Il 6% - non lavorando e non essendo iscritto alla laurea specialistica - è tuttora alla ricerca di un lavoro.

I contratti. Ad avere un lavoro stabile (un contratto a tempo indeterminato in un’azienda o un lavoro autonomo) sono, a un anno dalla laurea, 49 laureati su cento (la media nazionale è del 34 per cento). Gli occupati che non hanno un lavoro stabile rappresentano invece il 51%. Si tratta di ex studenti che possono comunque contare su un contratto a tempo determinato. Il guadagno è mediamente piuttosto elevato: in media si tratta di 1.394 euro mensili netti. A livello nazionale è di 1.040 euro, con una forbice dunque di oltre 350 euro. Il rapporto «AlmaLaurea» è stato discusso ieri da autorevoli studiosi, ricercatori e rappresentanti del mondo del lavoro a livello europeo e del bacino del Mediterraneo all’Università Ca’ Foscari di Venezia nell’ambito del convegno «Investire nei giovani: se non ora quando?». Le conclusioni sono state affidate a Ignazio Visco, governatore della Banca d’Italia.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Attualità