Mair: «Servono più risorse per la disoccupazione»

La segretaria: sugli ammortizzatori sociali la Provincia ci metta dei quattrini Buonerba: «Fondamentale un fondo integrativo territoriale per la sanità»


di Maurizio Dallago


BOLZANO. Fondo sanitario integrativo a livello territoriale. Conciliazione lavoro e famiglia. Ammortizzatori sociali migliori a livello locale. Sono tra i temi d’ambito welfare per la Cisl/Sgb nel 2015. Un sindacato che lo scorso anno ha raggiunto quota 45.522 iscritti, di cui il 52,5 per cento attivo nel settore privato. «Bene il tavolo di confronto tra le parti sociali, se sono rose fioriranno», così Michele Buonerba. E la segretaria Tila Mair: «La questione del Tfr è un attacco alla previdenza integrativa, una bufala del governo Renzi». Ieri la presentazione di dati e programmi.

Fondo integrativo. Si punta alla costituzione del Fondo sanitario integrativo a livello territoriale. Un fondo per tutti i settori senza scopo di lucro con prestazioni tarate alle esigenze specifiche del nostro territorio, superando una serie di fondi nazionali settoriali che hanno costi di gestione elevati e che offrono molte prestazioni sostitutive del servizio sanitario nazionale, invece che integrative. «Il fondo Raiffeisen è stata un mazzata, ma non c’è alternativa al fatto di mettersi tutti insieme», sottolinea il segretario aggiunto Michele Buonerba.

Lavoro e famiglia. Conciliare lavoro e famiglia, con la proposta Cisl/Sgb di costituire, a livello provinciale con una declinazione comunale, in base al modello della Germania e della Francia, delle reti territoriali d’impresa (“distretti di conciliazione”) che diano servizi concreti a tutti i dipendenti di un determinato territorio, dando risposte concrete alle esigenze espresse dai lavoratori stessi. «Uno dei problemi con cui ci si dovrà confrontare nei prossimi anni è il progressivo invecchiamento della popolazione, con tanti lavoratori che in famiglia si troveranno ad avere sia bambini che anziani», ancora Buonerba. Con la Provincia e le organizzazioni imprenditoriali si discute sulle possibili soluzioni.

Ammortizzatori sociali. Ammortizzatori sociali migliori a livello locale la definizione e implementazione della legge provinciale in materia di ammortizzatori sociali. Così il sindacato, con la Provincia a garantire risorse integrative ai disoccupati a fronte di un loro impegno concreto a riqualificarsi per rientrare nel mercato del lavoro. «Abbiamo disoccupati ed abbiamo aziende che cercano personale qualificato. Per chi è senza lavoro c’è bisogno di più tempo per riqualificarsi», evidenzia Tila Mair. Le risorse integrative della Provincia servirebbero anche a fare incontrare chi è disoccupato con le imprese che assumono.

Trattamento fine rapporto.La Cisl/Sgb valuta negativamente la possibilità, decisa dal governo, per i lavoratori dipendenti di poter optare per avere in busta paga il trattamento di fine rapporto mese per mese. «Oltre ad essere un attacco alla previdenza integrativa, è da tenere presente che la tassazione del Tfr mese per mese sarebbe quella legata agli scaglioni di reddito, comunque più alta rispetto a quella separata a cui il Tfr è normalmente soggetto. Capisco la necessità di chi, magari, ha bisogno pure di poche decine di euro in più al mese, ma in generale è una bufala», spiega Tila Mair.

Dati organizzativi. Nel 2014 sono state recuperati a favore dei lavoratori 1,5 milioni di euro da vertenze (commercio, turismo, servizi Fisascat) e 5,9 milioni di euro da incentivi all’esodo (commercio, turismo, servizi Fisascat, metalmeccanici Fim, edili Filca). Iscritti in tutti i 116 comuni altoatesini, per un totale di 45.522 tesserati (+ 1,68% sul 2013), parimenti divisi tra donne e uomini.













Altre notizie

Attualità