Mercato del lavoro, gli effetti negativi del Covid-19
Bolzano. Sui dati dell’Osservatorio del Lavoro la Uil ha analizzato il mercato del lavoro ai tempi del Covid. Ecco le conclusioni tratte dal segretario generale Toni Serafini.Calo occupazionale Nel...
Bolzano. Sui dati dell’Osservatorio del Lavoro la Uil ha analizzato il mercato del lavoro ai tempi del Covid. Ecco le conclusioni tratte dal segretario generale Toni Serafini.
Calo occupazionale
Nel periodo maggio – ottobre 2020, l’occupazione media è stata di 212.239 dipendenti, e si è registrato un calo dell’occupazione reale del 4%, -8.883 occupati, di cui –4.233 uomini e –4.599 donne, tre quarti di questi nel settore turistico, in particolare nel settore alberghiero, -22,5%. In particolare si è rilevato un minor numero di lavoratori dai nuovi Stati UE -18,7%, vecchi Stati UE -7,0%, molti lavoratori e lavoratrici stagionali da UE, extracomunitari -4,5%. Cittadini italiani -2,7%.
Blocco licenziamenti, uso Cassa integrazione guadagni e disoccupazione
Il blocco dei licenziamenti fissato a fine marzo 2021, l’uso della Cassa Integrazione in deroga od ordinaria, hanno attenuato l’aumento della disoccupazione, che ha colpito soprattutto lavoratori precari, tempo determinato, co.co.co. e somministrati.
Nel periodo Maggio – Ottobre 2020, 19.346 iscritti alle liste di disoccupazione, +6.480 (+50,4%). Cig: su 220.000 lavoratori e lavoratrici dipendenti coinvolti nella Cig circa 100.000, pagati almeno 100 milioni di Euro, tramite Inps o Fsba (Fondo di Solidarietà Bilaterale Artigiano), il picco più alto è stato tra marzo e maggio 2020, coinvolgendo quasi tutti i settori privati.
L’occupazione e le forme contrattuali
La pandemia ha toccato soprattutto i lavori precari. Infatti lavoratori e lavoratrici con contratto a tempo determinato sono crollati del 18,7%, -11.055 dipendenti ed a questi vanno aggiunti i lavoratori e lavoratrici somministrati –31,8% ed a chiamata –5,9%. Aumentano invece i lavoratori e le lavoratrici a tempo indeterminato + 2.442, + 1,8%, ma questo deriva dalla regolamentazione derivante dal Decreto Dignità. Va inoltre sottolineato che l’apprendistato registra un segno positivo, 124 unità in più, + 2,3%, un aumento dopo anni di segno negativo
La ripresa
La ripresa passerà quindi soprattutto attraverso un rilancio del settore turistico, che va supportato bene, con ristori alle aziende da un lato, la conferma della Cig per i dipendenti e un buon piano di marketing del turismo in Italia e soprattutto nei paesi della UE e non solo, con campagne mirate e coordinate. Ma vanno seguiti bene anche il settore manifatturiero, commercio e servizi. L’edilizia dovrebbe invece avere andamento positivo anche in rapporto al superbonus 110%, che è stato riconfermato per il 2021.