Nuovo record di occupati in Alto Adige

A fine agosto i lavoratori dipendenti hanno superato le 210 mila unità. Assoimprenditori e Cna: serve personale qualificato


di Maurizio Dallago


BOLZANO. Record assoluto di occupati in Alto Adige. A fine agosto si è superata per la prima volta la soglia dei 210 mila lavoratori dipendenti, esattamente 210.932 persone. In pratica in un anno sono stati creati 8.055 posti di lavoro in più, con un aumento nei 12 mesi pari al 4 per cento. Aumenta leggermente anche il numero dei disoccupati: a quota 9.820 con una crescita di 80 unità su base annua. A trainare l’occupazione soprattutto il settore alberghiero con 2.892 occupati in più, ma praticamente tutti i comparti - secondo i dati dell’Osservatorio mercato del lavoro della Provincia - viaggiano con il segno positivo. A parte le attività finanziarie ed assicurative e la pubblica amministrazione con l’occupazione in leggerissimo calo.

In questo quadro cresce la ricerca di lavoratori qualificati, come sottolineano sia gli artigiani della Cna che gli industriali di Assoimprenditori.

«L’andamento è positivo in quasi tutti i settori economici, ma il settore manifatturiero si distingue per la crescita costante: in questo settore il numero degli occupati dipendenti è infatti in aumento da 50 mesi consecutivi, ovvero da giugno 2013», spiega il presidente di Assoimprenditori, Federico Giudiceandrea. Accanto all’aspetto quantitativo, quest’ultimo sottolinea però soprattutto quello qualitativo: «Le nostre imprese si sono evolute tantissimo in questi anni investendo in innovazione e formazione e lo faranno ancora di più con i cambiamenti imposti dalla digitalizzazione e dall’automazione. I posti di lavoro sono sempre più di alta qualità, la ricerca di manodopera specializzata è una delle sfide maggiori per tutte le nostre aziende». L’industria altoatesina vanta - oltre ai livelli di export - un altro primato importante. «Nove posti su dieci sono lavori a tempo indeterminato. Questo significa che le nostre imprese offrono posti di lavoro sicuri», rimarca Giudiceandrea. Le aziende associate ad Assoimprenditori da sempre premiano il merito: le retribuzioni sono mediamente più elevate del 30% rispetto alla media provinciale. Inoltre sono sempre più diffusi investimenti in welfare aziendale, formazione continua o tempi di lavoro flessibili. Per questo Giudiceandrea si rivolge anche agli studenti che oggi inizieranno il nuovo anno scolastico. «L’Alto Adige può contare su tante eccellenze, campioni nascosti che hanno molti posti di lavoro altamente qualificati da offrire ai giovani. Nelle nostre aziende c’è una grande fame di talenti: giovani qualificati, motivati e con voglia di fare e imparare, hanno tutte le carte in regola per trovare un’occupazione di alta qualità», chiude Giudiceandrea.

Anche la manifattura artigianale ha contribuito con 252 nuovi occupati (+3,3%), l’edilizia artigianale è cresciuta di 258 unità (+3%) al trend occupazionale positivo. Oltre all’alberghiero, che registra una crescita del 9 per cento, si registra inoltre una forte crescita dei servizi con 1.395 posti (+6 per cento). «Nonostante ci siano oltre 9.800 persone iscritte con lo status di disoccupazione - afferma Claudio Corrarati, presidente regionale della Cna-Shv - le nostre aziende faticano a trovare il personale qualificato di cui hanno bisogno, soprattutto nei settori dell’edilizia, nell’impiantistica, nei trasporti, nella manifattura e nel terziario». La riqualificazione dei senza lavoro, previa adeguata verifica delle competenze, è necessaria per abbattere ulteriormente la disoccupazione, ma anche per dotare di manodopera adeguata le piccole e micro imprese in cerca di personale. Tra i disoccupati ci sono molti over 50, ma anche diversi giovani che hanno abbandonato prematuramente gli studi. Anche a loro possiamo dare risposte occupazionali», chiude Corrarati.

Gli ultimi dati disponibili dell’Astat, relativi al primo trimestre del 2017, in provincia di Bolzano il tasso di occupazione (15-64 anni) è pari al 71,6%, mentre il tasso di disoccupazione congiunturale si attesta al 3,5%.













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