Per «Falkensteiner» un fatturato annuo da 154 milioni di euro

Il gruppo conta 2 mila dipendenti e 32 hotel in sei Paesi L’obiettivo, entro il 2022, è il raddoppio dei dati di bilancio


di Renato Brianti


BOLZANO. Ci sono luoghi che non si scordano mai, dove il tempo non cambia nulla e le persone crescono insieme ai loro sogni. Ed è dai sogni di due di queste, Maria e Josef Falkensteiner e da una pensioncina di 7 stanze che 60 anni fa nasce il progetto che porterà al “Falkensteiner Michaeler Tourism Group”, una delle aziende di sviluppo di servizi turistici più grandi in Europa che opera a 360° dalla progettazione alla costruzione di hotel, residence e appartamenti turistici. Un’azienda di successo che oggi conta 32 alberghi in 6 Paesi, oltre a 2.000 dipendenti per 1.771.000 pernottamenti, con un fatturato di 154 milioni di euro.

Il gruppo FMTG conta 600 milioni di investimenti con partner del peso di Morgan Stanley; il 100% di crescita organica con una prospettiva di sviluppo futura che vuole raggiungere, entro il 2022, i 350 milioni di fatturato, 55 hotel in gestione per 10.000 camere in 10 Paesi europei e 4.500 dipendenti. Un aumento di investimenti per 500 milioni di euro per raggiungere il vertice europeo del settore. Dall’inaugurazione del primo hotel nel 1957 è passato tanto tempo ma la “vision” aziendale è rimasta sempre la stessa: in primis i collaboratori.

Sono loro infatti il valore aggiunto di questo gruppo che è in grado di garantire lo stesso standard qualitativo in tutte le strutture e la stessa accoglienza familiare raccontata anche dallo slogan principale “welcome home”. L’azienda che festeggia quest’anno il Giubileo può contare su molti padri, i fondatori Maria e Josef Falkensteiner ma soprattutto i figli Erich e Andreas che ne hanno saputo ampliare le prospettive e ai quali si è poi aggiunto Otmar Michaeler garantendo un’ulteriore piattaforma di sviluppo.

«Alla base di ogni organizzazione si trovano i valori su cui è stata costruita - chiarisce Erich Falkensteiner - i nostri sono passione, onestà, tradizione e sostenibilità. Solo queste basi rendono realistico il nostro obiettivo di diventare leader in Europa centrale e sud-orientale come gruppo alberghiero e lo slogan del Giubileo “Welcome Home” vale sia per i clienti che per i nostri collaboratori, tutti devono sentirsi a casa». «Noi non abbiamo confini nella testa - continua Erich - ma le nostre radici sono altoatesine e qui siamo a casa; per questo il Giubileo di tutto il gruppo con sede a Vienna, viene festeggiato qui, volevamo che anche i nostri partner facessero parte delle nostre radici». Presente e d’accordo sulle tradizioni anche il presidente della Provincia Arno Kompatscher: “Una crescita così importante necessita di solide basi, bisogna mantenere i piedi per terra ma nello stesso tempo serve apertura mentale. In questa storia ci sono valori tipici altoatesini: coraggio, determinazione e visione, ma senza esagerazione. Queste radici e questi valori superano i confini e questa dovrebbe essere la visione di tutti gli altoatesini, è anche la mia». «L’obiettivo futuro è il raddoppio del fatturato nei prossimi 5-6 anni - conclude Otmar Michaeler, Ceo del gruppo - con una crescita non più solo organica come gli ultimi anni ma con partner strategici. Noi abbiamo creato il veicolo e per questo adesso abbiamo bisogno di equity e di partnership. Ne abbiamo uno grande come Morgan Stanley per un progetto singolo, ma credo che con questo modello di business riusciremo a raggiungere i nostri obiettivi».













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