Per ricerca e sviluppo 131 milioni di euro all’anno

La maggior parte degli addetti (1.781 in totale) opera nelle aziende private Diminuisce il divario rispetto alla media nazionale ed al vicino Trentino



BOLZANO. In base ai dati ufficiali di Istat/Astat, nel 2013 si sono spesi in Alto Adige circa 131,6 milioni di euro per attività di ricerca e sviluppo, pari allo 0,63% del prodotto interno lordo (Pil) altoatesino.Il 59,9% di tali spese è stato effettuato dalle Imprese, la parte rimanente è suddivisa tra amministrazioni pubbliche e istituzioni non profit (27,7%) ed università (12,4%). Nel complesso gli addetti in ricerca e sviluppo sono 1.781. Le spese sono però sotto sia la media italiana che rispetto al vicino Trentino.

Il Trentino destina verso la ricerca e sviluppo risorse nettamente maggiori (335,7 milioni di euro). Nel 2013 tutti i settori coinvolti hanno effettuato investimenti più alti rispetto ai corrispettivi altoatesini. Nel 2013 però l’aumento della spesa è stato decisamente maggiore in Alto Adige (+15,9%) rispetto a quello registrato in Trentino (+2,7%) e tale distanza si è quindi ridotta. Le spese per ricerca e sviluppo in Alto Adige dal 2009 sono continuamente aumentate, con la sola eccezione di una flessione registrata nel 2012.

Nel 2013 l’incremento è da ricondursi al settore delle imprese (+16,1%) ed a quello delle amministrazioni pubbliche e istituzioni non profit (+24,4 per cento), mentre resta invariata la spesa nel comparto dell’università (-0,1%). In Alto Adige nel 2013 sono stati impiegati 1.781 addetti per le attività di Ricerca e Sviluppo misurati in unità di lavoro a tempo pieno, pari a 177 unità in più rispetto all’anno precedente (+11,0 per cento). La maggior parte di essi è stata impiegata dalle Imprese (57,4 per cento). In Trentino sono stati rilevati più addetti alla ricerca e sviluppo: in particolare nel settore università sono circa il quadruplo e nelle amministrazioni pubbliche e istituzioni non profit sono oltre il doppio rispetto a quelli della provincia di Bolzano.

L’Alto Adige si posiziona al di sotto della media nazionale ed europea per quanto riguarda la ricerca e sviluppo nel suo complesso. La quota R&S in provincia di Bolzano raggiunge un valore pari allo 0,63%(1), ancora lontano dagli obiettivi fissati dalla strategia "Europa 2020", che mira ad investimenti in R&S pari al 3 per cento del prodotto interno lordo.

Per quanto riguarda le attività di ricerca e sviluppo (R&S) si tratta di attività di tipo creativo svolta in maniera sistematica o occasionale e finalizzata all’incremento delle conoscenze e all’impiego di tali conoscenze in nuove applicazioni, come nel caso dello sviluppo di prodotti, servizi o processi tecnologicamente nuovi o significativamente migliorati (è compreso lo sviluppo di software). La R&S comprende sia i lavori originali intrapresi per acquisire nuove conoscenze, finalizzati o non ad una specifica applicazione o utilizzazione, sia i lavori sistematici basati sulle conoscenze esistenti acquisite attraverso la ricerca e l’esperienza pratica, condotti al fine di completare, sviluppare o migliorare materiali, prodotti e processi produttivi, sistemi e servizi. La R&S può essere svolta all’interno dell’impresa con proprio personale e con proprie attrezzature (R&S intra-muros), oppure essere affidata per commessa ad altre imprese (anche dello stesso gruppo) o istituzioni (R&S extra-muros).

In riferimento alle attività di innovazione, si tratta di attività che si rendono necessarie per sviluppare ed introdurre innovazioni di prodotto/servizio, processo, innovazioni organizzative e di marketing.













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