Sel esce da Edipower ma le quote Edison restano il traguardo

Quota dell’8,5% convertita in impianti idroelettrici in Friuli Prossimo obiettivo: il totale possesso di Hydros e Seledison


di Maurizio Dallago


BOLZANO. Avviate le trattative per l’uscita di Sel Spa dalla società energetica italiana Edipower. Ieri la giunta provinciale si è occupata dei prossimi passi della questione e ha confermato a Sel il sostegno nella prosecuzione delle trattative con Edison. Obiettivo quello di rilevare le quote di quest’ultima nelle società Hydros Srl e Seledison Spa.

«Sel esce da una società nazionale in cui detiene una piccola quota di partecipazione», ha fatto il punto il presidente Arno Kompatscher. Tale quota minoritaria dell'8,5% viene convertita in un pacchetto di impianti idroelettrici in Friuli, corrisposti attraverso una scissione di Edipower. In totale 18 impianti, tra cui il più grande è quello di Cellina (Pordenone). «Siamo soddisfatti per il fatto che si sia riusciti a completare questa uscita prima del previsto», aggiunge il governatore. Con l'accordo di fusione stipulato a suo tempo le parti avevano infatti stabilito che Sel avrebbe fatto valere le opzioni di uscita da Edipower entro il 2017.

Soddisfatto anche l'assessore provinciale all'energia Richard Theiner: «Con questa operazione cediamo la partecipazione in centrali a produzione fossile e guadagniamo per contro un parco centrali idroelettriche che punta sulla produzione da energia rinnovabile. In tal modo Sel compie un ulteriore importante passo verso l'attuazione della strategia Klimaland a tutela del clima».

La situazione getta le basi per proseguire con successo nelle trattative che Sel ha intavolato con Edison al fine di rilevare le quote Edison nelle società Hydros Srl e Seledison Spa. Nella sua veste di azionista di maggioranza di Sel, la Provincia sostiene la prosecuzione di queste trattative. «L’obiettivo dichiarato è quello di rilevare il 100% delle 9 grandi centrali idroelettriche di Seledison e Hydros», chiarisce Kompatscher. Da sottolineare che nel 2014 Seledison aveva un fatturato di 37,8 milioni e Hydros di 63,3 milioni di euro. Rilevare le quote detenute da Edison nelle centrali idroelettriche in Alto Adige significherebbe per Sel portare un'ulteriore parte importante della produzione energetica in mano altoatesina.

Tornando a Edipower il presidente di Sel Spa, Wolfram Sparber, ricorda che «in tal modo siamo riusciti nell’intento di uscire da una società a produzione fossile e rilevare in luogo di essa un parco centrali idroelettriche a produzione rinnovabile».

«Siamo riusciti a mettere d'accordo gli altri soci di Edipower, anticipando così di due anni la possibilità di uscire dalla stessa e trasformando la nostra partecipazione di minoranza in Edipower nella piena proprietà di un asset idroelettrico», chiude Giovanni Polonioli, vicepresidente di Sel.













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