[TITOLO]Anziani, soli e senzatetto: l’allarme del Papa e della Chiesa

Torino. [testo]non lasciamoli soli. a santa marta, nella messa del mattino, papa francesco rivolge la sua preghiera a chi soffre di più l'emergenza coronavirus, gli anziani, costretti in casa dal...



Torino. <mc>[testo]non lasciamoli soli. a santa marta, nella messa del mattino, papa francesco rivolge la sua preghiera a chi soffre di più l'emergenza coronavirus, gli anziani, costretti in casa dal rischio contagio a cui più di altri sono esposti. provati «da una solitudine interna molto grande», bergoglio li immagina a volte anche «con tanta paura». e proprio per questo motivo prega il signore - dice prima di cominciare la celebrazione della mattina - «perché sia vicino ai nostri nonni, alle nostre nonne, a tutti gli anziani» e dia «la forza» a chi, i cappelli bianchi e la schiena curva per il peso degli anni, «ci ha dato la saggezza, la vita, la storia». nel giorno in cui lourdes è costretto a chiudere per la prima volta nella sua storia, la chiesa volge lo sguardo agli ultimi. agli anziani e alle persone sole, ma anche ai senzatetto, ai richiedenti asilo e agli emarginati. nelle diocesi di tutta italia si moltiplicano le iniziative e gli appelli. se a gallarate don fabio stevanazzi torna a mettere il camice da medico indossato per dieci anni prima della vocazione, monsignor cesare nosiglia, arcivescovo di torino e di susa, invita le parrocchie ad aprire i battenti a queste persone. «la rete ecclesiale di sostegno continua la propria attività, con fatica ma anche con generosità. la maggior parte delle mense, delle distribuzioni alimentari e dei dormitori sono funzionanti - osserva -. vi è, però, una questione che interpella le nostre comunità in modo concreto». è quella degli ospiti dei dormitori, o quanto meno della loro maggioranza: non possono rimanere in sede durante la giornata e, quindi, trascorrono il tempo in strada, compreso quello dedicato a consumare il pasto.













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