Alberto Sordi 1920-2020, mostra-ritratto tra mito e privato

A Roma apre grande esposizione in Villa dell'attore

ROMA


(ANSA) - ROMA, 15 SET - Una villa imponente ma discreta, immersa nel verde di Caracalla, 'soffiata' sul filo di lana nel 1954 a Vittorio de Sica (anche lui interessato a comprarla) pagandola dieci milioni di allora in contanti. Una dimora trasformata da Albertone nel proprio scrigno di quotidianità, successi, amici, passioni e riservatezza. Un luogo che ora potrà venire scoperto per la prima volta dal pubblico con 'Il Centenario - Alberto Sordi - 1920 -2020, la grande esposizione/ritratto sull'icona del nostro cinema, in programma dal 16 settembre al 31 gennaio, realizzata nel rispetto di tutte le norme precauzionali anticovid. Un percorso che comprende anche due grandi tensostrutture davanti la villa (realizzate dov'era in precedenza la piscina) e il Teatro dei Dioscuri.

Un viaggio nella carriera e nella vita di Sordi, fra centinaia di oggetti famigliari, pezzi d'arte, copioni, foto, lettere, premi, bozzetti, costumi e oggetti di scena, da buona parte del guardaroba del Marchese del Grillo ai camici del dottor Tersilli, dalla divisa da 'Pizzardone' de Il Vigile alla Harley Davidson di Un americano a Roma. "Proprio per rispettare la storia di questa casa, che diventerà presto un museo, ho cercato di non alterare gli ambienti che sono rimasti intatti dopo la morte dell'attore, così come lui li aveva voluti e vissuti, facendoli dialogare con l'esposizione" spiega Alessandro Nicosia, curatore della mostra con Vincenzo Mollica e Gloria Satta. Tra i primi ambienti c'è il Teatro che Sordi fece costruire per rappresentazioni private o proiezioni con pochi amici (completo di cabina di proiezione), che ospiterà in modo permanente, ha annunciato la Sindaca Virginia Raggi, le proiezioni dei film dell'attore. Proseguendo, si passa per la palestra di Sordi, per salire ai saloni, che ospitano anche due De Chirico. Si arriva al suo studio, alla camera da letto e alla candida barberia.

All'esterno nelle tensostrutture, ci si immerge invece nel Sordi doppiatore, conduttore, attore, di teatro, radio e cinema, poi anche regista, capace di riflettere gli italiani nelle loro contraddizioni. Si viene a contatto infine con il Sordi più segreto, dagli amori alla grande attività di benefattore.

(ANSA).













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