Cremonini, sulle spalle Gaber e Mercury

Cantautore ospite di 'Milano per Gaber 2019' si racconta

MILANO


(ANSA) - MILANO, 27 APR - "Amo la teatralità e non ci rinuncio nemmeno negli stadi": così dice Cesare Cremonini, oggi ospite della rassegna 'Milano per Gaber', sul palco del Teatro Strehler, dove è stato chiamato a raccontare il suo legame con la musica e la canzone di Giorgio Gaber. "Quella di Gaber e la mia sono carriere musicali molto diverse - racconta Cremonini - perché lui ha scelto di parlare più agli individui mentre io ho scelto le masse. Ho iniziato ad approfondire la musica di Gaber verso i 23 anni dopo la sbornia del successo avuto con i Lunapop. Ero un imbecille, perché il successo ti stordisce. Solo quando ho rimesso i piedi per terra mi sono sentito impreparato al ruolo di cantautore. Avevo bisogno di trovare dei punti di riferimento e Gaber è stato uno di questi. Non ce l'avrei mai fatta se non avessi trovato le mie figure di riferimento sorveglianti, una sorta di angeli custodi. A San Siro (al concerto della scorsa estate) avevo Gaber sulla spalla sinistra e Freddie Mercury su quella destra che mi assistevano".













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