Curdi in fuga, qui per evitare militare

'Turchi ci reclutano e ci inviano a combattere la nostra gente'

MILANO


(ANSA) - MILANO, 29 OTT - Il flusso di profughi curdi verso l'Europa rischia di subire un'impennata per gli sconvolgimenti in atto tra la Turchia e la Siria. L'attesa di una 'ondata' migratoria è infatti ritenuta scontata nella comunità curda residente in Italia - concentrata in una decina di città tra cui Milano e Varese - e anche tra attivisti ed esperti di asilo politico. "I turchi ci mandano a combattere contro la nostra gente - spiega uno di loro - E' una crudeltà orribile, e noi disertiamo e lasciamo il Paese nei doppifondi dei camion. Meglio che ammazzare i nostri fratelli".

A scappare non ci sono infatti solo i curdi siriani, costretti a lasciare i propri insediamenti, ma anche molti giovani curdi che vivono in Turchia. "Sostengono - spiega Milena Ruffini, avvocato di Busto Arsizio (Varese) esperta in diritto dell'immigrazione - che i turchi li reclutino inviandoli a combattere nelle zone di origine". Su Internet si raccontano già casi in cui amici, o parenti, si sarebbero sparati e uccisi portando due divise diverse.













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