Ermini, indebite pressioni su magistrati

'No portavoce volontà popolare'. E cita strage bus e Battisti

ANCONA


(ANSA) - ANCONA, 26 GEN - Più sobrietà di toni e comportamenti perché "il rischio di certe reazioni, specie se alimentate a livello istituzionale, è di sottoporre a indebite pressioni il lavoro della magistratura, ingenerando l'idea che il diritto andrebbe interpretato alla luce di un supposto comune sentimento del popolo". Così il vice presidente del Csm David Ermini durante l'inaugurazione dell'anno giudiziario a Ancona.

In questo modo si intende "la figura del giudice non come colui che applica la legge ancorandola ai principi generali della Costituzione e dell'ordinamento giuridico, ma piuttosto come il 'sacerdote', se non il semplice portavoce, del giudizio e della volontà popolare". Il vice presidente del Csm ha citato le reazioni alla sentenza del Tribunale di Avellino sulla strage del bus sul viadotto Acqualonga e la cattura di Cesare Battisti, parlando di "qualche intervento strumentale, demagogico o dal sapore propagandistico. Io credo che tutti noi si debba ritrovare parole e comportamenti più misurati e sobri".













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