Funerali investite, 'la vita non è bere'

'Ci sentiamo onnipotenti e poi non riusciamo a seguire regole'

ROMA


(ANSA) - ROMA, 27 DIC - "Camilla aveva chiesto pochi giorni fa a pranzo con i genitori e la sorella Giorgia cosa fosse il senso della vita. Quando ti metti a guidare sbronzo o fatto è questa la vita? Mandarla in fumo? In fondo ci sentiamo onnipotenti e poi non riusciamo a seguire le regole base della convivenza". Così il sacerdote nell'omelia durante i funerali di di Gaia e Camilla, le due 16enni investite nei giorni scorsi a Roma. "Ci riscopriamo tutti un po' palloni gonfiati - ha aggiunto - Il senso della vita non è bere e fumarsela".

Un lungo applauso seguito dalle note, suonate dal vivo, delle canzoni 'A te' di Lorenzo Jovanotti e 'Ti voglio bene' di Tiziano Ferro, hanno accompagnato l'uscita delle bare bianche di Gaia e Camilla al termine dei funerali. Gremita la chiesa del Fleming e anche il viale di accesso. Nel quartiere i negozi avevano le serrande abbassate, in segno di lutto.













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