Ginevra Elkann, la mia sfida da regista

Apre 'Magari', storia autobiografica di figli genitori separati

LOCARNO


(ANSA) - LOCARNO, 7 AGO - "E' stata una grande sfida, una bellissima avventura, è il mestiere che voglio fare da quando avevo 14 anni e finalmente ce l'ho fatta ora che ne ho quasi 40": è una Ginevra Elkann felice la cineasta che presenta il suo primo film, 'Magari', con Riccardo Scamarcio e Alba Rohrwacher.

Lavoro che apre il 72/o Film Festival di Locarno, in uscita in Italia nel marzo del 2020.

La nipote di Gianni Agnelli ha raccontato una storia - con mano delicata e ispirata - di tre figli di genitori separati, Alma (la più piccola, quasi una voce narrante), Jean e Sebastiano che vivono a Parigi con la madre dalla fede russo-ortodossa, costretti a un periodo di vacanza per le feste natalizie teoricamente a Courmayeur, ma in realtà in una villetta a Sabaudia via Roma insieme al padre (Scamarcio), sceneggiatore scombinato con una nuova ennesima compagna (Rohrwacher). Ne emergono sofferenze profonde e incomprensioni, con la bambina che più di tutte desidera la ricostituzione della famiglia, ma al centro il tema è l'amore.













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