il caso

Innamorati online, truffatori nella vita reale: “incassi” per 400 mila euro

Una cinquantina le vittime individuate, tutte donne. Indagati due uomoni residenti a Padova



PADOVA. La Guardia di Finanza di Padova ha denunciato due nigeriani coinvolti in una serie di “truffe sentimentali” e che si erano fatti  inviare denaro da donne con le quali avevano avviato un rapporto epistolare/sentimentale online.

I due indagati, residenti nella città euganea, che avrebbero messo a disposizione il proprio conto corrente dove sono confluite le somme illecite per poi estinguerlo destinando il denaro ad acquisti di criptovalute e ricariche su carte prepagate.

E si tratta di tanti soldi: 400 mila euro sarebbero transitati sui conti dei due in due anni.

L'indagine è stata avviata su segnalazione delle forze dell'ordine di altri Paesi dopo la denuncia presentata da donne dell'Australia, Usa, Hong Kong, Germania, Polonia, Portogallo e Svizzera.

Una cinquantina le vittime individuate.

Questa era la tecnica degli impostori: creavano un profilo on line falso, con tanto di foto (fasulla) spacciandosi per uomini d'affari, professionisti, con un lavoro e una situazione economica importante.

Instauravano inizialmente un rapporto d'amicizia, passando poi ad una storia sentimentale virtuale, conquistando così la fiducia delle malcapitate signore. A questo punto partivano le richieste di denaro, con sempre maggiore frequenza: prestiti o aiuti economici che chiedeva sostenendo di dover pagare biglietti aerei, spese mediche, di dover affrontare sopravvenute difficoltà finanziarie.

Le "innamorate” cedevano, inviando i bonifici, qualcuna di loro per importi di decine di migliaia di euro.

I due indagati si premunivano ad incassare subito il denaro, lasciando a zero l'ammontare del deposito. Il rapporto epistolare con le vittime invece andava avanti per mesi, in qualche occasione anche per un anno, comunque il tempo necessario per vincere la diffidenza e le difese delle vittime.

Raggiunto lo scopo, i presunti innamorati sparivano, riciclandosi in altri nuovi profili fake.













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