Madagascar: almeno 30mila persone al livello massimo di fame

Insicurezza alimentare riguarda oltre 1,1 milioni causa siccità

ROMA


(ANSA) - ROMA, 03 SET - In Madagascar la siccità giunta al suo quarto anno e causata dal cambiamento climatico ha spinto almeno 30 mila persone al livello cinque di carestia, il maggiore di insicurezza alimentare secondo gli standard internazionali: l'allarme è del Programma alimentare mondiale (Pam), secondo il quale la cifra potrebbe salire in modo vertiginoso e che chiede finanziamenti per alleviare le sofferenze del popolo malgascio. Più di 1,1 milioni di persone nel Paese insulare africano stanno vivendo infatti una qualche forma di grave insicurezza alimentare e richiedono urgente assistenza alimentare, ha affermato ancora l'agenzia dell'Onu. Gli effetti della siccità, oltre ad aver costretto le persone a mangiare locuste, foglie, fango e frutti di cactus per sopravvivere, hanno anche portato a perdite agricole fino al 60 per cento nelle province più popolate. Intervistata da Al Jazeera, Shelley Thakral, portavoce del Pam, ha affermato che la siccità sta avendo un effetto catastrofico sulla vita dei cittadini malgasci. "Queste sono persone che vivono grazie alla terra e sono state sfollate dalla siccità. Hanno perso i loro mezzi di sussistenza, hanno dovuto vendere tutto", ha detto Thakral. "La situazione è stata ulteriormente aggravata dalla pandemia di Covid-19. Alcuni si sono messi alla ricerca di lavoro stagionale nel turismo, ma negli ultimi 18 mesi non ci sono stati visitatori entrati nel Paese", ha aggiunto, specificando che "questo è un momento molto critico per le persone del sud, per le comunità che dipendono da quel poco di terra che hanno e da cui purtroppo non stanno traendo alcun beneficio". (ANSA).













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