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Parigi: Abdeslam, si teme suicidio

Le condizioni di detenzione di Salah Abdeslam, sono state ammorbidite a causa del timore che possa suicidarsi prima del processo in programma non prima di fine 2019 o del 2020



PARIGI. Incarcerato in condizioni di totale isolamento nel penitenziario di Fleury-Mérogis, a sud di Parigi, l'unico attentatore superstite degli attacchi del 13 novembre è stato privato di ogni contatto anche sonoro o visivo con l'esterno, ma ora è stato deciso di rimuovere almeno il pannello in plexiglass che oscurava la vista la finestra della sua cella di 10 metri quadrati. Rimosso anche il vetro che lo separava dai visitatori in parlatorio.

Secondo Le Figaro, il terrorista di 28 resta con la bocca cucita. Maniaco dell'igiene, passa intere giornate a pulire la cella, addirittura gli alimenti. In prigione ha ricevuto le lettere di alcuni sostenitori anonimi, a cui in alcuni casi ha risposto.

Le misure di sorveglianza, invece restano invariate. Filmato dalla videosorveglianza 24 ore su 24 e sorvegliato da sei agenti penitenziari.

 













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