Potter, femminismo è lottare per umanità

La regista britannica ha ricevuto a Roma il Nastro europeo

ROMA


(ANSA) - ROMA, 13 LUG - Nella vita "sono fiera di considerarmi femminista e di tenermi per mano con chiunque condivida questa via di progresso attraverso la storia". Parola di Sally Potter che ieri sera in occasione della rassegna all'aperto Cinema on the green a Villa Wolkonsky, residenza romana dell'Ambasciatore Britannico Jill Morris, ha ricevuto da Laura Delli Colli, presidente del Sindacato nazionale Giornalisti Cinematografici il Nastro europeo (assegnato a una regista per la prima volta dalla sua creazione nel 1989) per la sua carriera e per il suo ultimo film, la commedia in bianco e nero Post Brexit The Party, che aveva debuttato in Italia alla Festa del Cinema di Roma. "Ora è più facile dire di essere femminista rispetto a 20 anni fa - ha spiegato la regista prima della proiezione di The Party, al giornalista Hakim Zejjari -. Allora non potevi pronunciare la parola senza prima fare un sussulto, perché sapevi che saresti stata vista come qualcuno pieno di rabbia ed era una cosa che non sopportavo".













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