MILANO

Scheletri venduti in rete, tre denunciati

Tre "insospettabili" sono indagati per traffico illegale resti umani

MILANO


MILANO. Tre persone sono state indagate dai carabinieri di Milano per traffico illegale di resti umani dopo essere state scoperte a vendere via Internet ossa e scheletri.

Un ingegnere, un commercialista e un tecnico informatico (tutti 40enni senza precedenti e non legati tra loro) acquistavano i resti dissotterrati in Repubblica Ceca e li rivendevano sui siti di annunci rincarando il prezzo anche di sei volte.

Un teschio in buono stato, per esempio, era acquistato a 100 euro e rivenduto in Svizzera o negli Stati Uniti a 600.

L'indagine è partita lo scorso 28 agosto, quando al centro smistamento dell'Ups di Milano la macchina a raggi X ha scoperto un teschio in un pacco per San Francisco. Il giorno dopo, allo stesso centro, è stato trovato un altro scatolone con due crani spediti all'estero. Gli investigatori, coordinati dal pm Francesco Cajani, hanno individuato i venditori italiani: uno a Milano e gli altri in Piemonte. Non sono state fornite le generalità dei tre, definiti comunque "tutti insospettabili".

 













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