Biathlon

Alexia e le sue sorelle hanno i Giochi nel mirino

La Runggaldier ha colto un bronzo iridato, la Wierer ha solo sfiorato il podio me per le azzurre il vero obiettivo è la conquista di una o più medaglie olimpiche



BOLZANO. È calato il sipario sui Mondiali di biathlon. Per l’Italia non è stato una rassegna trionfale nel senso che non è arrivato quell’oro che poteva essere nelle corde della squadra azzurra ma resta comunque una spedizione positiva.

Il Mondiale della squadra diretta da Fabrizio Curtaz si chiude così con una serie di ottimi piazzamenti (quarto e quinto posto di Vittozzi e Sanfilippo nella sprint), il quinto posto nella staffetta, il decimo posto di Wierer nella pursuit ma soprattutto il preziosissimo bronzo di Runggaldier nell’individuale) che mantengono l’Italia nelle posizioni di vertice del panorama internazionale.

Dorothea Wierer, miss biatholon, era molto attesa soprattutto nella gara finale. «Sono partita con buone sensazioni – ha detto – purtroppo la Braisaz mi ha toccato il bastone facendomelo perdere in salita, così mi è toccato arrivare al poligono in fase di spinta. Poi si sono aggiunti gli errori, credo che sugli sci non sia andata male ma due errori costano tanto. Si chiude un Mondiale dal quale mi sarei aspettata qualche risultato migliore, dopo la sprint ho capito che avevo problemi al tiro e abbiamo cambiato impostazione. Ho imparato tanto da questa stagione, mancano ancora tre tappe e poi vedremo come preparare il prossimo anno».

Ma la vera protagonista della rassegna è Alexia Runggaldier che ha colto un bronzo inaspettato.

«Sono veramente contenta, dopo Anterselva ero convinta di fare bene, non mi saprei mai aspettata così tanto bene. Nella mass star non mi sentivo bene, ha faticato all’azzeramento, invece in gara è andata bene. La staffetta mi aveva lasciato un pò di amaro in bocca, esco dal Mondiale con tanta consapevolezza e tanta tranquillità, so che posso ottenere certi risultati. Il mio voto per queste gare è 9, si può ancora migliorare.

«Sono soddisfatta, ho fatto bellissime gare, nella mass start mi sentivo stanca, mi sono detta di chiudere bene il poligono», ha detto Lisa Vittozzi.

L’ultima considerazione spettata a Federica Sanfilippo che aveva una medagli nel mirino ma che chiude il Mondiale con un utile a bilancio.

«Due quarti posti, un quinto, un undicesimo e un quattordicesimo sono ottimi bilanci, le prospettive per il prossimo anno sono molto buone, speriamo vada tutto bene. Mancano tre tappe alla fine dell’anno, è importante chiudere con altre buone prestazioni, poi lavoreremo per limare tutte le cose negative che ancora esistono. Nella mass start sono partita bene, nella seconda metà mi sono lasciato prendere un pò troppo dalla gara e le gambe non giravano più come prima. Mi sono lasciata prendere troppo al poligono. È stato un Mondiale positivo, ho sognato pure una medaglia in staffetta, lavoreremo per ottenerla.

Il circuito si ferma una settimana, riprenderà dal 2 marzo sulla pista olimpica di PyeongChang, dove sarà fondamentale testare le piste e il poligono in vista delle Olimpiadi invernali del prossimo anno.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Attualità