Aquila a terra, cacciato Brienza

Trento. Nel momento in cui l’ultima sirena della partita sanciva la vittoria della Fortitudo Bologna alla BLM Group Arena sembrava non poterci essere esito diverso, e così la nona sconfitta della...


Federico Casna


Trento. Nel momento in cui l’ultima sirena della partita sanciva la vittoria della Fortitudo Bologna alla BLM Group Arena sembrava non poterci essere esito diverso, e così la nona sconfitta della Dolomiti Energia nelle ultime dieci partite ha finito per costare il posto all’allenatore Nicola Brienza. Lo ha comunicato la società bianconera direttamente sul proprio sito, ringraziando il tecnico per l’operato e facendo sapere che la guida della squadra sarà affidata all’allenatore in seconda Emanuele Molin, che probabilmente terrà in mano le redini del carro fino al termine della stagione. Un provvedimento inevitabile, che è sì frutto della lunga serie di prestazioni deludenti della squadra nell’ultimo mese e mezzo, ma che trova probabilmente le sue radici nei mancati miglioramenti della squadra sul lungo periodo, sia nella stagione corrente che in quella passata.

Del resto la Dolomiti Energia è stata costretta a piegarsi anche contro la Fortitudo Bologna, cedendo il passo ad una squadra apparsa oggettivamente più coesa nell’andare a prendersi la vittoria. Eppure le motivazioni alla squadra bianconera non potevano proprio mancare, dato che il contatore delle sconfitte ora segna quota nove nelle ultime dieci uscite dei bianconeri, ma nonostante la buona partenza, alla fine i bianconeri sono costretti a pagare lo scotto delle solite problematiche. Quelle di una squadra sempre troppo legata allo stato di forma delle proprie individualità, che pare andare in estrema difficoltà quando vengono limitate le connessioni tra questi ultimi e che, in generale, pare faticare sempre più dell’avversario nel creare quelli che nel gergo vengono definiti “buoni tiri”. Anche a rimbalzo, soprattutto nella seconda parte di gara, la Dolomiti Energia finisce per soccombere, concedendo agli avversari più di qualche punto al secondo tentativo, i quali finiscono inevitabilmente per contribuire alla sconfitta. Tra tutte, la prestazione da salvare rimane quella di JaCorey Williams, che oltre ad essere il più pericoloso sotto canestro (18 punti) è anche l’ultimo dei suoi ad arrendersi.

Venendo alla cronaca, la Dolomiti Energia si approccia alla gara con il giusto piglio ed è subito Luke Maye a caricarsi la squadra sulle spalle nel primo periodo. Sette punti in un amen, poi una stoppata che dà il via alla schiacciata in campo aperto di Williams, altro protagonista in avvio. Il risultato resta però sempre in sostanziale equilibrio e nemmeno le triple di Morgan e Maye riescono a staccare la Fortitudo, che risponde con i canestri di Aradori e Fantinelli su tutti. È solo all’inizio della seconda frazione che si assiste al primo tentativo di fuga trentina, guidata dal playamaker portoricano Gary Browne. Dopo un assist pregevole che manda in lunetta Sanders, un canestro dalla media distanza e una tripla che chiama coach Dalmonte al timeout sul 27-19. La reazione degli ospiti è affidata alle mani di Wesley Saunders, che alza esponenzialmente il proprio livello nel secondo quarto firmando ben 14 dei 18 punti bolognesi. Brienza prova a rallentare il rientro della Fortitudo con un timeout, ma i canestri di Williams e Browne non bastano ad impedire il sorpasso firmato dal talento di Adrian Banks prima dell’intervallo (36-38). Al rientro in campo dagli spogliatoi entrambe le squadre alzano il ritmo in difesa e concedono meno all’avversario, così la frazione staziona su bassi punteggi. Nonostante tutto le tirple di Maye e Morgan sembrano preannunciare una frazione redditizia per i bianconeri, che però devono fare i conti con la fisicità di Withers e Totè sotto canestro. Con i cambi la Dolomiti fatica a segnare ma riesce a limitare i danni in difesa, così le due squadre arrivano all’ultima frazione sul 46-50. Nel quarto periodo la Fortitudo spinge forte sull’acceleratore e trova subito una tripla di Baldasso e due canestri di Saunders che indirizzano la gara. La Dolomiti ci prova con Williams e Forray, ma alla fine gli ospiti trionfano senza troppe pressioni.













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