Azzurro deluxe Apre Jorginho chiude Berardi L’Italia decolla 

Al Mapei Stadium. Nazionale in vantaggio su rigore (fallo ai danni di Belotti), il raddoppio in superiorità numerica: bella prestazione e Polonia al tappeto. Mercoledì una vittoria contro la Bosnia-Erzegovina  garantirebbe l’accesso alla fase conclusiva del torneo continentale 



Reggio emilia. Una bella Italia sovrasta la Polonia e guadagna la vetta del girone di Nations League: mercoledì a Sarajevo, contro la Bosnia-Erzegovina, ha il destino nelle sue mani. La vittoria significherebbe il matematico accesso alla fase finae del torneo.

Con Evani in panchina a sostituire il ct Mancini, gli azzurri sono andati in vantaggio con Jorginho e hanno sofferto un po’ nella ripresa, prima del raddoppio di Berardi. La Polonia era venuta per lo zero a zero, ha giocato solo in difesa, subendo passivamente l’assalto azzurro e, dopo un gol (giustamente) annullato a Insigne, un netto rigore su Belotti è stato realizzato magistralmente da Jorginho. Un vantaggio meritato e un buon primo tempo per gli azzurri che hanno giocato costantemente nella metà campo polacca.

Particolarmente in palla il trio di centrocampo. Il temutissimo Lewandowski non ha praticamente toccato palla ed è stato graziato dall’arbitro quando ha dato una gomitata a Bastoni.

Con i cambi, la Polonia si è dimostrata più offensiva nella ripresa. Ma l’Italia ha ripreso ad attaccare, sfiorando il raddoppio e ottenendolo. Un arbitraggio non molto severo ha complicato le cose, ma poi la giusta espulsione di Goralski ha spianato la strada agli azzurri che hanno nettamente meritato la vittoria con il citato raddoppio di Berardi. Pur senza D’Ambrosio, Bonucci (che ha giocato... da bordo campo) e Chiellini in difesa, Verratti e Pellegrini a centrocampo, Chiesa e Immobile in attacco, la squadra azzurra ha quindi vinto questa partita, tornando in testa alla classifica.

Snodo del torneo.

Era un momento cruciale per le sorti della Nations League e la Nazionale ha saputo raccogliere le forze e fare il risultato. Per il sorteggio mondiale l’Italia era già testa di serie in conseguenza del pareggio della Svizzera con la Spagna. Mancini ed Evani avevano richiamato in difesa Florenzi, Acerbi e la giovane promessa Bastoni; a centrocampo Locatelli, che ormai viene considerato un giocatore affidabile e in avanti Insigne e Belotti sono stati accompagnati da Bernardeschi. La Polonia aveva infoltito il centrocampo, lasciando in panchina Zielinski e Milik. Il dominio dell’Italia nel primo tempo è stato pressoché totale. Belotti e specialmente Bernardeschi hanno insidiato diverse volte la porta polacca. Al 20’ è stato annullato un gol di Insigne per un fuorigioco netto di Belotti che ha “disturbato” Szczesny. Ma al 26’, quando Krychowiak ha cinturato nettamente Belotti in area, Turpin ha indicato il dischetto e Jorginho ha spiazzato il portiere polacco sulla destra. L’Italia ha continuato ad attaccare e un sinistro di Belotti è finito alto. Nel primo tempo, Polonia non pervenuta. Il “Pallone d’oro” virtuale Lewandowski non è stato mai servito.

Nella ripresa Brzeczeck ha fatto entrare Zielinski, Grosicki e Goralski. Una Polonia più offensiva è andata a caccia del pareggio. Ma alla prima incursione, Barella ha tirato dei poco alto. Itentativi di Emerson e Bernardeschi sono stati deviati, anche Insigne ha chiamato in causa Szczesny. Insomma, il raddoppio non è arrivato per poco. La partita si è accesa ed è volato qualche brutto colpo. Goralski meritata il rosso. Poi Berardi è subentrato a Bernardeschi e ha subito tirato di poco fuori. Un tiro di Belotti (lanciato da Locatelli) è stato deviato di mani da Bednarek ma Turpin non ha dato il rigore. Poi l’ingresso di Milik e polacchi a trazione anteriore. Un altro intervento duro di Goralsky ha fatto scattare il rosso. Belotti ha lasciato il posto a Okaka, ancora occasioni per Emerson (deviato) e Berardi. Al 38’ Insigne ha aperto su Berardi a destra. Conversione al centro e sinistro vincente, dopo una serie infinita di passaggi. Un bel gol dopo una prestazione di livello. Quanto alle prestazioni, la difesa azzurra, pur senza l’esperienza dei veterani, non ha avuto nessuna noia nel primo tempo. Bene Bastoni, il centrocampo non era molto rimaneggiato e ha dominato la scena. Jorginho ottimo in regia, ispiratissimo Insigne. Ora gli azzurri dovranno difendere il riconquistato primo posto in Bosnia.













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